Amazon punta al servizio di mappe HERE

Amazon sarebbe in trattative per entrare nel consorzio che gestisce il servizio di mappe HERE per migliorare la sua offerta di logistica.
Amazon sarebbe in trattative per entrare nel consorzio che gestisce il servizio di mappe HERE per migliorare la sua offerta di logistica.

Amazon potrebbe, presto, entrare nel settore delle mappe. Il colosso dell’eCommerce, infatti, starebbe trattando con il consorzio di costruttori automobilistici tedeschi che detengono il servizio di mappe HERE per acquistare una partecipazione. Si ricorda, al riguardo, che lo scorso agosto, BMW, Audi e Mercedes spesero 2,5 miliardi di euro per acquistare la divisione mappe di Nokia con lo scopo di utilizzare la sua tecnologia nel settore dei sistemi automotive e per le future applicazioni nel settore delle auto a guida autonoma.

Da allora, però, il consorzio che detiene HERE aveva avviato trattative con altre aziende per trovare nuovi partner anche se sino ad ora le discussioni erano limitate a società del ramo automobilistico. Adesso, invece, sarebbe entrato in scena Amazon che potrebbe, presto, diventare socio di questo consorzio. Secondo Reuters, nelle trattative ci sarebbero anche i servizi cloud di Amazon che potrebbero diventare il baricentro dell’offerta di mappe di HERE. Il consorzio, infatti, avrebbe bisogno di un solido partner di servizi cloud per fornire un accurato servizio di mappe che possa offrire aggiornamenti in tempo reale su traffico, incidenti, meteo e tanto altro ancora grazie ai dati che saranno raccolti attraverso i sensori delle automobili.

In ottica delle future auto a guida autonoma, un solido partner di servizi cloud è fondamentale per offrire un prodotto di qualità.

Per quanto riguarda strettamente Amazon, invece, l’entrata nel consorzio che gestisce HERE potrebbe garantire al colosso dell’eCommerce l’accesso ad un accurato servizio di mappe che potrebbe permettergli di migliorare la sua offerta di logistica, soprattutto in quelle aree dove deve garantire consegne rapide entro una o due ore.

Audi, Mercedes e BMW non hanno voluto commentare le indiscrezioni riportate da Reuters

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