Android Pay e l'Europa: oggi il debutto in Polonia

Il servizio Android Pay per la gestione dei pagamenti in mobilità fa il suo debutto oggi in Polonia: Google lo estenderà ad altri paesi europei in futuro.
Il servizio Android Pay per la gestione dei pagamenti in mobilità fa il suo debutto oggi in Polonia: Google lo estenderà ad altri paesi europei in futuro.

A poco più di un anno dall’esordio ufficiale oltreoceano, la tecnologia Android Pay dedicata ai pagamenti in mobilità è al momento disponibile nei territori di Stati Uniti, Australia, Hong Kong, Regno Unito e a partire da oggi anche in Polonia. Il servizio prosegue dunque nella sua diffusione in Europa, che (si spera) prossimamente arriverà a interessare anche il nostro paese.

Come annunciato sulle pagine del blog ufficiale di bigG, è garantito inizialmente il supporto a tre istituti di credito locali (Alior Bank, Bank Zachodni WBK e T-Mobile Banking Services), mentre il numero di negozianti e punti commerciali in tutto il paese pronti ad offrire la compatibilità con Android Pay è di circa 400.000 (Carrefour, Rossmann, Costa Coffee e molti altri ancora). Per poterne usufruire, lo si ricorda, è necessario effettuare acquisti in un punto vendita che dispone di un terminale POS adibito all’interazione con i moduli NFC integrati negli smartphone. Agli utenti è richiesto il sistema operativo 4.4 KitKat (o versioni successive), l’applicazione ufficiale in download gratuito su Play Store e ovviamente una carta di credito o debito associata all’account.

Il funzionamento è molto semplice: quando ci si trova in un negozio che offre la possibilità di effettuare il pagamento con questo sistema, una volta alla cassa è sufficiente accendere il dispositivo e avvicinarlo al terminale. Tutto qui: la transazione avviene istantaneamente, in modo rapido e sicuro. Lo stesso metodo è integrato anche nelle applicazioni mobile di servizi come Allegro, Ceneo, Fancy, iTaxi.pl e Uber. Il gruppo di Mountain View ha confermato l’intenzione di estendere il supporto ad altri territori del vecchio continente in futuro, senza però fornire alcuna tempistica o roadmap.

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