Apple, addio alle figuracce da autocorrettore

Apple brevetta un sistema per evitare fraintendimenti e figuracce da autocorrettore: il destinatario verrà avvisato della correzione automatica.
Apple brevetta un sistema per evitare fraintendimenti e figuracce da autocorrettore: il destinatario verrà avvisato della correzione automatica.

Sarà capitato a molti di ritrovarsi proprio malgrado in imbarazzanti misunderstanding, a causa di un autocorrettore di iOS fin troppo zelante. È sufficiente una battuta di troppo, oppure la velocità nel rispondere a un SMS, per spedire distrattamente dei messaggi dai contenuti opinabili, indirizzati magari al proprio boss. Un nuovo brevetto Apple, però, mira a ridurre invii claudicanti e conseguenti vergogne con un nuovo sistema a prova di figuraccia.

Reso noto di recente dall’US Patent and Trademark Office, il brevetto proposto da Apple lavora in modo semplice ma efficace. Il sistema, infatti, è stato pensato per evidenziare o sottolineare le parole sottoposte a correzione automatica, affinché il destinatario di un messaggio sia sempre consapevole della possibilità di errori e fraintendimenti. In questo modo, gli imbarazzi del passato diventeranno un lontano ricordo: la responsabilità di contenuti opinabili ricadrà immediatamente sull’autocorrettore, liberando il proprietario del device dalla necessità di doversi umilmente scusare.

Come facile intuire, il brevetto prevede alcune limitazioni, anche per non violare la privacy dell’utente. Non tutte le parole corrette in modo automatico verranno svelate al destinatario, bensì il sistema si attiverà solo in determinate circostanze, quali il ricorso alla dettatura Siri. Inoltre, non si esclude il sistema operativo possa apprendere dal contesto, ampliando alcune delle funzioni contestuali già abbozzate in iOS 9: ad esempio, qualora l’utente si rechi a fare jogging ogni giorno allo stesso orario, l’autocorrezione intelligente potrebbe attivarsi in modo autonomo per evitare errori di battitura dovuti al movimento. Naturalmente, il ricevente vedrà evidenziato il vocabolo corretto, ma non l’originale, anche per escludere eventuali derisioni dovute a errori ortografici.

Come per tutti i brevetti Apple, non è dato sapere quando e se il sistema verrà implementato. Non bisognerà attendere molto, tuttavia, per le prime verifiche del caso: l’appuntamento più vicino è quello di giugno, nel corso della tradizionale WWDC, con la presentazione di iOS 10.

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