Apple Intelligence: la nuova I.A. di iPhone, iPad e Mac non ha più segreti

Apple Intelligence, l'intelligenza artificiale di Cupertino rivoluzionerà il modo con il quale interagiamo con i nostri dispositivi preferiti?
Apple Intelligence: la nuova I.A. di iPhone, iPad e Mac non ha più segreti
Apple Intelligence, l'intelligenza artificiale di Cupertino rivoluzionerà il modo con il quale interagiamo con i nostri dispositivi preferiti?

Alla fine il mitico “one more thing” è arrivato. Apple Intelligence, la nuova i.a. di Cupertino è finalmente ufficiale, dopo mesi di rumour e voci di corridoio. L’aspetto fondamentale di questa tecnologia è il modo in cui lavora di concerto con i sistemi operativi e le app, diventandone parte integrante. Questo la rende molto più versatile rispetto ad altre soluzioni simili, perché permette di svolgere tante azioni direttamente sul dispositivo, senza bisogno di chiedere aiuto al cloud. Il mantra Apple è “on device”, ovvero buona parte delle elaborazioni fatte da Apple Intelligence sono fatte direttamente sul dispositivo, a tutto vantaggio di privacy e sicurezza. Se ovviamente la CPU del dispositivo lo permette. Altrimenti si ricorre al cloud, ma con standard di sicurezza e crittazione elevatissimi.

Apple Intelligence Keynote

Tutto sul dispositivo ma solo se…

Gran parte del “pensiero” di Apple Intelligence si basa sull’elaborazione sul dispositivo per motivi di sicurezza e privacy. Il chip A17 Pro presente su iPhone 15 Pro dello scorso anno è il SoC “requisito minimo” per avere l’intelligenza artificiale di Apple al lavoro quasi integralmente on device.  A volte l’elaborazione richiede un processo in cloud. Questo potrebbe essere un problema di sicurezza, ma Apple ha ovviamente risolto questa problematica a modo suo. I processi in cloud vengono gestiti su server super sicuri Apple Silicon. In tal senso privacy e sicurezza non sono garantiti solo da un elevato sistema di crittazione, ma anche perché i server non salvano i dati e possono essere raggiunti dalle richieste dei dispositivi solo se un ente terzo e imparziale li ha ispezionati e certificati come sicuri.  Non solo A17 Pro può gestire on device Apple Intelligence, tutta una serie di CPU desktop e laptop può fare altrettanto.

Apple Intelligence on device

Chi ti capisce meglio di Apple Intelligence?

Siri, l’assistente personale che da anni ci accompagna nei dispositivi Apple, diventerà più intuitiva e capace, in grado di interagire in modo più naturale e contestuale, semplificando le attività quotidiane. Apple Intelligence cambia il modo di lavorare con Mail, Notes, Safari, Pages, Keynote e tante altre app. Ad esempio può evidenziare le notifiche più importanti, presentando agli utenti un riassunto degli elementi chiave in base al contesto. Nello stesso tempo può scrivere, correggere e riassumere testi, non ha importanza se si tratta di una semplice risposta ad un messaggio, una mail ( l’integrazione con Mail è uno dei punti di forza di Apple Intelligence) o un testo più lungo. Inoltre può anche cambiare il tono di un testo, per renderlo più adatto alle diverse esigenze dell’utente.

Strumenti di scrittura

Immagini

Apple Intelligence può rendere le conversazioni in iMessage più divertenti. Può creare delle immagini usando tre stili: Schizzo, Animazione e Realismo. La app per la la creazioni di queste disegni è il cosiddetto Playground Immagini: da qui si possono generare creazioni rapidamente selezionando concetti come temi, costumi e luoghi, o digitando una descrizione. Volendo è possibile utilizzare anche foto presenti in Galleria come spunto per la creazione dell’immagine. Inoltre con la nuova funzione Genmoji è possibile realizzare al volo delle emoji personalizzate da utilizzare anche come sticker o come Tapback in iMessage. Playground Immagini è presente anche in Note. E sempre parlando di Immagini, più precisamente foto, Apple Intelligence grazie al linguaggio naturale può cercare una singola foto partendo da una blanda descrizione evitando quindi spulciare giga di immagini una ad una.

Immagini

Siri non più una semplice assistente virtuale

Siri sino ad oggi si è limitata ad agire semplicemente reagendo a dei comandi dati dall’utente, reagendo a delle parole chiave potremmo dire. Con Apple Intelligence Siri acquisisce l’abilità di capire il contesto e il linguaggio naturale con il quale l’utente si rivolge a lei. E soprattutto è presente in molte più app rispetto al passato, avendo inoltre la possibilità di generare una risposta unendo dati da app diverse, essendo di fatto integrata in tutte le app di sistema. Ad esempio può rischedulare un appuntamento entrando in Calendario, o cercare un appuntamento in una conversazione in iMessage e inserirlo a sua volta in Calendario. Il tutto con una semplice richiesta vocale, con tono e parole colloquiali. Quando si deve scattare una foto potremmo dirgli di settare l’obiettivo in un certo modo esaltando quindi la facilità di utilizzo. Siri con Apple Intelligence acquisisce una serie di abilità davvero vaste, che di fatto stravolgono il modo in cui l’abbiamo utilizzata sinora. Capire il contesto e capire ed elaborare il linguaggio naturale del proprio utente sono le chiavi per la creazione di un assistente virtuale “reale” e capace davvero di migliorare in modo tangibile l’esperienza utente con i dispositivi Apple.

Siri

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