Apple potrebbe dire addio ad Intel

Apple potrebbe produrre in casa le proprie CPU per Mac. L'idea è al momento irrealizzabile, ma non da scartare per il futuro.
Apple potrebbe produrre in casa le proprie CPU per Mac. L'idea è al momento irrealizzabile, ma non da scartare per il futuro.

Dopo aver cambiato decisamente rotta rispetto al passato nel 2006, abbandonando l’architettura PowerPC di IBM in favore di Intel, Apple potrebbe nuovamente svoltare in una nuova direzione. Secondo quanto riportato da Bloomberg grazie a fonti anonime vicine alle cose di Cupertino, sembrerebbe infatti che il colosso della mela morsicata stia seriamente valutando l’ipotesi di realizzare in casa i chip con i quali animare l’intera linea Mac, sia nel settore desktop che laptop, incrementando ulteriormente la propria indipendenza dal mondo esterno.

Chiari segnali della volontà di Apple di fabbricare microprocessori sono del resto emersi nelle scorse settimane con il lancio dell’iPhone 5 e dell’iPad di quarta generazione, basati rispettivamente sui chip A6 e A6X, entrambi realizzati sulla base dei progetti degli ingegneri californiani. Tali chip poggiano le proprie fondamenta sull’architettura ARM, benché una serie di scelte progettuali li rendano sensibilmente diversi da quelli realizzati dall’omonima compagnia e quindi in un certo verso classificabili in una categoria a sé stante. I due progetti in questione potrebbero quindi essere soltanto l’inizio di una nuova era per Apple.

Il tutto, benché rappresenti in qualche modo uno scenario verosimile, non riguarda certamente il presente così come l’immediato futuro. Prima di poter utilizzare delle proprie CPU realizzate con architettura ARM a bordo dei Mac, infatti, sarà necessario che gli ingegneri risolvano una serie di problemi che ostacolano al momento la realizzazione di processori performanti ma allo stesso tempo sufficientemente economici in termini di consumi energetici da poter divenire il nuovo cuore pulsante dei Mac. In secondo luogo, poi, sarà necessario attendere il lancio dei primi chip ARM a 64 bit, il che avverrà a cavallo tra il 2013 ed il 2014.

L’idea, insomma, è ancora in fase di evoluzione ed al momento rappresenta soltanto un’ipotesi, ma non è detto che non possa tramutarsi in realtà. La possibilità di sviluppare entro le proprie mura le CPU che animeranno i computer con su il logo della mela morsicata potrebbe infatti rappresentare per Apple un vantaggio sia in termini economici, essendo le CPU Intel decisamente costose e potendo così incrementare i margini di guadagno sui prodotti finali, sia in termini tecnici, potendo delineare in maniera autonoma la strada da percorrere nella progettazione delle CPU senza l’interferenza di un’azienda esterna.

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