Apple, Schiller: Chromebook poco utili a scuola

Phil Schiller di Apple non considera i Chromebook degli strumenti utili a scuola, poiché poco in grado di liberare le potenzialità degli alunni.
Phil Schiller di Apple non considera i Chromebook degli strumenti utili a scuola, poiché poco in grado di liberare le potenzialità degli alunni.

In occasione del lancio del nuovo MacBook Pro da 16 pollici, il laptop di Apple dall’elevata potenza e destinato ai professionisti, Phil Schiller ha colto l’occasione per parlare della concorrenza nel settore educational. Un fatto abbastanza raro, considerato come la società di Cupertino non sia solita esprimersi sui prodotti dei rivali, inserito però in un discorso più ampio relativo all’uso delle nuove tecnologie per l’apprendimento.

In occasione di un’intervista per CNET, Phil Schiller – vicepresidente Senior del Worldwide Marketing di Apple – ha parlato del ruolo della tecnologia all’interno delle scuole statunitensi. Come lecito attendersi, il dirigente Apple ha tessuto le lodi dell’universo iPad, uno strumento che garantisce ai giovani alunni la possibilità di espandere le loro curiosità, stimolandoli sia sul fronte dello studio che della creatività. Merito forse dei modelli più economici del tablet di Cupertino – da iPad 2017 al più recente iPad 10.2 – e del supporto ad Apple Pencil e all’alternativa Logitech Crayon.

Considerando come molti istituti a stelle e strisce abbiano di recente optato per i Chromebook, i notebook essenziali di Google, Schiller è entrato sull’argomento. Questi strumenti, a suo avviso, possono essere ottimi per ragioni di verifica e testing dell’apprendimento degli alunni, ma non sarebbero ideali per liberarne le potenzialità:

Non è difficile capire perché i ragazzi non siano coinvolti nelle lezioni, se non utilizzando la tecnologia in un modo che sia in grado di ispirarli. Devi avere degli strumenti all’avanguardia per permettere a questi alunni di raggiungere i loro migliori risultati possibili. I Chromebook non fanno nulla di tutto ciò. I Chromebook sono entrati nelle classi perché, francamente, sono strumenti di verifica economici. Se desideri solamente testare i tuoi alunni, probabilmente un notebook economico è sufficiente. Ma i ragazzi così non avranno successo.

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In un breve intervento su Twitter, inoltre, Schiller ha sottolineato come Apple fornisca anche contenuti e strumenti aggiuntivi per gli alunni, per liberarne tutte le potenzialità. Google non ha al momento risposto alle dichiarazioni del dirigente di Cupertino.

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