Apple tra i banchi di scuola con l'iPad

Numerosi editori statunitensi di libri di testo preparano lo sbarco sul nuovo tablet di Apple. L'accordo da poco stretto con ScrollMotion porterà alla realizzazione di alcune applicazioni per la lettura dei manuali scolastici sugli iPad
Numerosi editori statunitensi di libri di testo preparano lo sbarco sul nuovo tablet di Apple. L'accordo da poco stretto con ScrollMotion porterà alla realizzazione di alcune applicazioni per la lettura dei manuali scolastici sugli iPad

Il nuovo iPad presentato la settimana scorsa da Apple potrebbe presto diventare un alleato degli studenti. I principali editori statunitensi dei libri di testo hanno stretto un accordo con ScrollMotion Inc. per realizzare una nuova serie di manuali in versione digitale. I nuovi ebook scolastici potrebbero sfruttare le potenzialità dei tablet come l’iPad per offrire maggiori possibilità di interazione agli studenti, consentendo al tempo stesso agli editori di rilanciare le sorti del comparto.

L’indiscrezione sul nuovo accordo tra case editrici statunitensi e ScrollMotion è stata diffusa da un articolo del Wall Street Journal, che ha fornito un elenco delle società coinvolte. Secondo il celebre giornale economico, editori come McGraw-Hill, Pearson Education e Kaplan avrebbero già stretto un accordo con la società specializzata nella realizzazione di applicazioni per iPhone e iPod Touch. ScrollMotion metterà dunque a disposizione le proprie conoscenze per realizzare i nuovi manuali scolastici dotati di contenuti multimediali per aumentare il livello di coinvolgimento degli studenti.

Stando alle stime fornite dalla società di analisti Compass Intelligence, la spesa per le soluzioni tecnologiche da adottare in ambito didattico potrebbe raggiungere quota 61,9 miliardi di dollari entro il 2013 negli Stati Uniti. Una cifra considerevole, specie se rapportata alla spesa registrata nel corso del 2008 e attestatasi intorno ai 47,6 miliardi di dollari. Il fermento intorno ai libri di testo digitali dimostra il particolare interesse degli editori verso i tablet e gli e-reader, considerati una buona soluzione per ridestare dal torpore un comparto in evidente affanno.

Fino a ora i libri scolastici in formato digitale sono stati adottati da un numero limitato di istituzioni scolastiche e di studenti. La lettura dei testi sullo schermo dei laptop e dei PC desktop si rivela spesso poco agevole e pratica rispetto alla consultazione delle versioni tradizionali dei manuali. Grazie ai loro display sensibili al tocco e alla portabilità, i nuovi tablet come l’iPad potrebbero ora far dimenticare questi svantaggi, incentivando l’adozione dei libri scolastici in formato digitale da parte degli studenti e delle istituzioni scolastiche.

Nel corso della presentazione del proprio tablet, Apple non ha fornito particolari indicazioni sul destino dell’iPad in ambito scolastico, ma secondo numerosi osservatori il dispositivo potrebbe rivelarsi come una soluzione vincente per la didattica. Le potenzialità tecniche dal lato hardware non mancano, ma solamente la produzione di contenuti innovativi potrà decretare il successo del tablet della mela morsicata tra i banchi scolastici e degli Atenei.

Apple e gli altri produttori di tablet evoluti dovranno, inoltre, affrontare l’agguerrita concorrenza dei distributori dei lettori per gli ebook come Amazon con il proprio Kindle. Il lettore del colosso dell’ecommerce offre una gamma limitata di funzioni, soprattutto sul fronte della multimedialità, ma in compenso è meno costoso di un iPad e offre una maggiore autonomia delle proprie batterie. Nel corso degli ultimi mesi, Amazon ha già avviato una serie di sperimentazioni con alcune università e alcune istituzioni scolastiche statunitensi, preparando il terreno per una svolta digitale guidata dal proprio Kindle.

La frenesia degli editori per le nuove opportunità offerte dai tablet e dai lettori di ebook non è pienamente condivisa da tutti i protagonisti della scena digitale. Il CEO di Google Eric Schmidt, per esempio, ha sottolineato l’importanza dei libri stampati per l’apprendimento e lo studio. Secondo Schmidt, infatti, solamente i manuali tradizionali consentono di mantenere alta la concentrazione e di effettuare una lettura approfondita senza ricevere altri stimoli che spesso distraggono senza aggiungere informazioni utili e pertinenti. Una presa di posizione insolita per uno dei principali protagonisti della rivoluzione digitale e destinata forse a cambiare in futuro, quando Google potrebbe far capolino su alcuni tablet attraverso il proprio Chrome OS.

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