Apple TV, strumento autoreferenziale?

Negli ultimi mesi non si puo’ di certo dire che in casa Apple non si siano dati da fare per rinverdire la loro sezione “store“.Dopo il progressivo passaggio dell’intera gamma ai processori Intel e dopo l’aggiornamento di iPod e Airport, ecco qualcosa di davvero nuovo: Apple TV.

Apple Tv funge da “cuscinetto” tra iTunes e cioè il computer di turno e il televisore di casa. Con questo oggetto dalle dimensioni compatte (19,7 cm per lato e uno spessore di 2,8 cm) e dalle linee pulitissime, è possibile scaricare i dati multimediali disponibili su iTunes per goderseli comodamente dalla propria televisione. Il tutto controllato tramite Apple remote.

Il dialogo tra Apple TV e televisore è assicurato da una connessione mediante cavo HDMI, o in alternativa mediante i cavi audio/video component (tipo Play Station).Il flusso di dati in ingresso da iTunes avviene invece senza fili (anche se esiste la possibilità di una connessione ethernet).

La velocità della connessione wireless 802.11n di ultima generazione permette oltre ad una rapida sincronizzazione tra i 40 Giga disponibili di Apple TV e la libreria di iTunes, anche uno streaming di files in ingresso da piu’ computers (fino a 5) per poter riportare sullo schermo del televisore dati da piu’ librerie.

Apple TV quindi si puo’ pensare come ad un’intermediario tra computer e televisore, abile nel raccogliere files multimediali e restituirceli nella forma in cui noi come utenti siamo piu’ abituati a percepire, cioè attraverso l’apparecchio familiare per antonomasia : il televisore, appunto.

Questo potrebbe essere il modo di facilitare l’avvicinamento di un certo tipo di tecnologie ad un bacino di utenza meno pretenzioso rispetto a giovani, ad appassionati o ai più o meno esperti del settore. L’estrema semplicità di funzionamento è la condizione primaria affinchè ciò possa realizzarsi.

Non so se questo possa paragonarsi nella sua fase germinale per i video a quello che “l’iPodizzazione” ha significato per la diffusione della musica digitale, ma c’è in questo senso una differenza tipologica data dal fatto che l’iPod riproduce “qualsiasi” tipo di formato audio, mentre Apple TV non supporta formati che non siano quello originario dello Store di iTunes,l’h264, quindi niente divx, xvid o avi.

Considerando che in Italia non ci sono ancora acquistabili via iTunes film o video, e quelli che si possiedono già per essere utilizzabili devono essere convertiti nel formato mp4, ci sono aspetti che impediscono ad Apple TV di essere uno strumento davvero poliedrico. Non so quanto casuale sia la scelta di Apple di restringere così il campo d’azione per la futura utenza, ma si apprezza questa volontà di reinterpretare una materia che pareva già trita. Infine la solita curiosa abitudine del cambio Euro-Dollaro: 299$ = 299?

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