AtomikAd lancia la soluzione Proton

AtomikAd Proton è una tecnologia di Object Detection, pensata per il digital marketing e capace di riconoscere gli oggetti nelle immagini.
AtomikAd Proton è una tecnologia di Object Detection, pensata per il digital marketing e capace di riconoscere gli oggetti nelle immagini.

Per capire quanto l’Intelligenza Artificiale stia entrando a fondo nei processi di business a più livelli basti pensare alla miriade di applicazioni che oggi possono beneficiare da una sua integrazione. Uno dei contesti in cui la AI sta prendendo velocemente piede è il digital marketing. E l’Italia, quasi stranamente, è all’avanguardia nel campo della trasformazione apportata da metodi dirompenti di AI nello sviluppo di progetti di marketing, sopratutto grazie all’operato di AtomikAd.

La compagnia, una delle prime diventate leader in questo ambito, ha lanciato di recente Proton, una tecnologia proprietaria di Object Detection, capace di riconoscere gli oggetti nelle immagini. A quale scopo? Si parte dalla possibilità di individuare e identificare gli elementi presenti in una foto per restituire ulteriori dati in merito alla posizione e dimensione. La tecnologia, applicata alla pubblicità, genera varie opportunità per gli operatori del settore, con la promessa di aumentare la capillarità di un’informazione contenuta in un singolo frame.

Avere la possibilità di analizzare i singoli elementi presenti in un’immagine consente di individuarne il significato intrinseco e aumentare la precisione nel definire quando un contenuto è coerente e quindi idoneo o meno rispetto ad uno specifico brand – ha spiegato la compagnia.

Inoltre, l’uso di tecnologie del genere, innovative e sempre più precise, permette di far raggiungere ai clienti gli obiettivi in maniera più veloce e migliore, per quanto riguarda il pubblico di interesse e i messaggi da lanciare. Ospitando contenuti coerenti, analizzati prima da AtomikAd Proton, si può  garantire un’esperienza lineare e coinvolgente che, trattandosi di digital marketing, deve tener conto anche di navigazione e interazione, tagliando fuori i formati invasivi e obsoleti. Ciò consente ai publisher di rispettare le linee guida della Coalition for better ads e di ottenere un impatto positivo sull’audience, aumentando prestazioni e redditività.

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