Aukey regala 100.000 mascherine all'Italia

Aukey ha deciso di donare 100.000 mascherine all'Italia, per affrontare la crisi da nuovo coronavirus: lo annuncia l'azienda in un comunicato.
Aukey ha deciso di donare 100.000 mascherine all'Italia, per affrontare la crisi da nuovo coronavirus: lo annuncia l'azienda in un comunicato.

Aukey regala 100.000 mascherine agli ospedali e alle autorità locali italiane. È quanto annuncia l’azienda in un recente comunicato, nel sottolineare come l’azienda abbia deciso di fornire dispositivi di protezione a diverse nazioni europee, allo scopo di aiutare la battaglia contro il coronavirus.

L’iniziativa, così come specifica il comunicato, è stata voluta dal co-fondatore e Chairman Of The Board Lu Haichuan, allo scopo di aiutare l’Italia in queste settimane drammatiche. 50.000 mascherine sono state destinate al Nord Italia, l’area più colpita dal COVID-19, in due spedizioni da 20.000 e 30.000 disposizioni per l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, in Veneto. 25.000 sono state fornite all’ASL2 di Napoli e, sempre nel capoluogo campano, 5.000 sono state offerte agli addetti allo smaltimento dei rifiuti. Le rimanenti 20.000, infine, sono state donate alla Provincia di Nuoro, in Sardegna.

In momenti di bisogno è molto importante che tutti rimaniamo uniti e ci aiutato, nei modi che possiamo. Spero con tutto il mio cuore che questa pandemia possa finire il prima possibile, affinché si possa tornare alle nostre normali vite.

Queste le parole di Lu Haichaun, nell’annunciare l’iniziativa. Così come già accennato in apertura, in aggiunta alle 100.000 maschere invitate in Italia, l’azienda ha deciso di organizzare simili donazioni in Spagna, Francia e Germania: queste nazioni riceveranno circa 20.000 mascherine.

Aukey si aggiunge così al nutrito gruppo di aziende che, in tempi così duri, hanno deciso di donare mascherine e altri dispositivi per aiutare il personale sanitario nella lotta al coronavirus. Fra le tante spiccano Xiaomi, Oppo, Huawei e Apple: l’azienda di Cupertino ha proprio annunciato in questi giorni una donazione di presidi per le organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti e dell’Europa.

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