L'auto si guida da remoto

La tecnologia Remote Repositioning di Ford, attualmente in fase di test, permette di guidare un veicolo da remoto, senza mettersi fisicamente al volante.
L'auto si guida da remoto
La tecnologia Remote Repositioning di Ford, attualmente in fase di test, permette di guidare un veicolo da remoto, senza mettersi fisicamente al volante.

Nella mobilità del futuro i veicoli si sposteranno senza che qualcuno debba per forza di cose impugnare il volante o premere sui pedali. È l’evoluzione del settore automotive introdotta da tecnologie come quelle legate alla guida autonoma, ma non solo. C’è anche chi sperimenta anche con i sistemi per il controllo remoto delle vetture, ovvero dedicati al movimento gestito da una postazione a distanza. È ad esempio il caso di Ford e del progetto chiamato Remote Repositioning messo in campo negli Stati Uniti.

La tecnologia

La tecnologia mostrata in questo filmato è stata sviluppata e adattata ai veicoli che si utilizzano per spostarsi rapidamente sui campi da golf, ma nulla impedisce di applicarne il concept alle tradizionali quattro ruote, in futuro. Il funzionamento è presto spiegato: a bordo sono presenti alcune videocamere che riprendono ciò che accade nei dintorni del veicolo e il flusso video viene mandato in tempo reale ad una postazione remota, tramite connessione LTE, la stessa impiegata per la navigazione Web in mobilità da smartphone e tablet. L’operatore, seduto alla scrivania, può dunque vedere in ogni momento ciò che accade, proprio come se si trovasse al posto del conducente. Così facendo, attraverso un volante e dei pedali del tutto simili a quelli impiegati per i videogame, può a sua volta inviare comandi al mezzo, che di conseguenza si muove tramite appositi attuatori.

Il Remote Repositioning potrà servire, ad esempio, per condurre le vetture dotate di motore elettrico verso una postazione in cui effettuare la ricarica delle batterie equipaggiate. Se un giorno una simile soluzione dovesse fare il suo debutto commerciale, bisognerà tenerne conto per quanto riguarda la sicurezza: sarà necessario un adeguamento delle polizze per le auto dotate della tecnologia, un po’ come già detto affrontando l’argomento dal punto di vista delle assicurazioni per le vetture intelligenti.

Possibili impieghi

Un sistema di questo tipo (realizzato in partnership con Georgia Tech) potrà essere impiegato un giorno, ad esempio, per recuperare le vetture parcheggiate lontano dalla propria abitazione oppure per i veicoli destinati al car sharing: non sarà più chi affitta l’auto a doverla raggiungere, ma avverrà in contrario. Ancora, le società che noleggiano i veicoli potranno sfruttarlo per spostarli da un punto all’altro dei depositi, senza dover fisicamente salire a bordo. Si potrà inoltre semplificare la vita di chi, ad esempio, a causa di una disabilità o alla difficoltà a deambulare fatica a percorrere il tratto di strada che lo separa dall’auto.

Una delle caratteristiche più interessanti del progetto è rappresentata dal fatto che è stato interamente sviluppato utilizzando tecnologie esistenti e già in commercio: dalle quattro videocamere installate a bordo fino ai moduli per la connettività wireless, il team di Ford non ha dovuto in nessun caso progettare componenti appositamente per la tecnologia. Ciò dimostra come talvolta siano sufficienti ingegno e creatività per dar vita a soluzioni innovative, a basso costo e accessibili tutti una volta perfezionate.

Va ribadito: pur non avendo un conducente al volante, la tecnologia Remote Repositioning sviluppata da Ford differisce da quella equipaggiata sulle cosiddette self-driving car, poiché qualcuno alla guida c’è: la vera innovazione riguarda il fatto che questa persona si trova in un altro posto, poco importa se in una stanza di controllo a pochi metri o dall’altra parte del mondo. Il sistema, in fase di test ad Atlanta, sfrutta la connettività e la reattività delle reti wireless più veloci per effettuare lo streaming del segnale video senza lag o comunque con il minimo ritardo possibile.

Uno schema che illustra il funzionamento della tecnologia sperimentale Remote Repositioning sviluppata da Ford

Uno schema che illustra il funzionamento della tecnologia sperimentale Remote Repositioning sviluppata da Ford

La postazione di controllo

La postazione per il controllo remoto dei veicoli è composta da un computer con configurazione multi-monitor, ovvero da tre schermi affiancati per offrire una visione completa di ciò che si potrebbe osservare stando realmente seduti a bordo. Il volante e i pedali simulano quelli reali, ponendo il conducente al comando della vettura.

Al momento Ford non ha intenzione di destinare la tecnologia alla commercializzazione. L’esperimento condotto si inserisce comunque alla perfezione in un’ottica volta a favorire lo sviluppo di soluzioni avanzate legate alla mobilità, che un giorno consentiranno a tutti di godere di innumerevoli vantaggi, relativi sia alla sicurezza in strada che alle modalità di fruizione dei veicoli.

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