BitTorrent, accordo con l'MPAA contro la pirateria

BitTorrent firma una pace armata con la Motion Picture Association of America ed annuncia ai propri utenti che non verranno più supportati file illegali. BitTorrent vuole essere solo uno strumento di distribuzione. Magari proprio per l'MPAA.
BitTorrent, accordo con l'MPAA contro la pirateria
BitTorrent firma una pace armata con la Motion Picture Association of America ed annuncia ai propri utenti che non verranno più supportati file illegali. BitTorrent vuole essere solo uno strumento di distribuzione. Magari proprio per l'MPAA.

BitTorrent ha deciso di scendere ad accordi con la MPAA mettendo a frutto un incrocio di interessi che coinvolge entrambe le fazioni: la battaglia alla pirateria da una parte, la fuga dalle maglie legali dall’altra. I titoli apparsi nella notte a battezzare la stretta di mano mettono dunque fianco a fianco i due nomi fino ad ieri opposti e da oggi in qualche modo più vicini.

I contenuti dell’accordo prevedono che BitTorrent elimini ogni link a contenuti illegali dal proprio nuovo motore di ricerca, il che svuoterebbe lo strumento di parte dell’uso che ne vien fatto. L’accordo non elimina del tutto la possibilità di immettere e scaricare materiale non autorizzato, ma nel contempo scompare uno dei metodi più semplici per dare il via allo scambio. Bram Cohen, ideatore del sistema, ha immediatamente rilasciato una dichiarazione con cui esplicita la grande efficacia di BitTorrent nella distribuzione di contenuti, ma dove nel contempo spiega l’accordo firmato con Dan Glickman, CEO MPAA, secondo cui la pirateria e BitTorrent saranno d’ora in poi nomi più lontani e meno correlabili.

L’accordo coglie quasi a sorpresa quanti hanno seguito da vicino l’evoluzione del settore e gli ultimi avvenimenti di stampo giudiziario. Sorprende anche l’approccio morbido adottato dall’MPAA rispetto agli altri strumenti P2P spinti con meno delicatezza verso la condanna legale. Queste coincidenze non sembrano essere casuali, però, se si pensa a quanto suggerì a suo tempo Vinton Cerf: quelle tra Hollywood e BitTorrent sono state finora solo scaramucce, ma in verità c’è attrazione tra le parti ed il modello di Bram Cohen fa gola ad Hollywood come potenziale strumento di distribuzione ottimizzata dei propri contenuti.

Sulla scia di uno strumento come Peer Impact, insomma, Hollywood potrebbe un giorno pensare a distribuire i propri film proprio sfruttando la tecnologia BitTorrent. Per ora, però, trattasi ssolo e semplicemente di pace armata, con l’MPAA che si esime da qualsivoglia iniziativa giudiziaria diretta e BitTorrent che si offre al pubblico in versione 4.2.0 con modalità trackerless (DHT).

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