Blue Origin batte SpaceX nel riciclare i razzi

Blue Origin compie un secondo atterraggio con il razzo New Shepard dimostrando la possibilità di poter riciclare i razzi vettori per le missioni spaziali.
Blue Origin batte SpaceX nel riciclare i razzi
Blue Origin compie un secondo atterraggio con il razzo New Shepard dimostrando la possibilità di poter riciclare i razzi vettori per le missioni spaziali.

Blue Origin batte ancora SpaceX nella corsa a creare razzi che possano essere utilizzati più volte per le missioni spaziali, consentendo, così, un forte abbattimento dei costi dei lanci. La compagnia di proprietà di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, era riuscita per prima a far atterrare il suo razzo dopo il lancio, battendo la rivale SpaceX che ha raggiunto questo obiettivo solo alcune settimane più tardi anche se va detto che tra i due vettori spaziali ci sono grandi differenze. Il razzo di SpaceX è progettato per missioni spaziali più complesse ed è in grado di volare molto più in alto di quello di Blue Origin.

Tuttavia, la compagnia di Jeff Bezos è stata comunque la prima a raggiungere questo obiettivo ed adesso è ancora la prima ad effettuare con successo un secondo tentativo utilizzando sempre il medesimo razzo New Shepard. In altri termini, Blue Origin ha dimostrato la possibilità di riciclare il medesimo razzo vettore per effettuare con successo più missioni. Trattasi di un secondo ed importante passo in avanti verso missioni spaziali davvero molto più economiche. In questo secondo tentativo, il razzo New Shepard è stato lanciato ad una quota poco superiore i 100 Km ed è poi atterrato sulla piattaforma della società in Texas.

Da evidenziare che gli obiettivi di Blue Origin sono, comunque, ben differenti da quelli di SpaceX. La compagnia del fondatore di Amazon punta a realizzare vettori per i turisti spaziali, mentre SpaceX lavora per missioni spaziali vere e proprie. Prima del lancio, il razzo New Shepard è stato, comunque, profondamente revisionato con la sostituzione di alcune componenti e con l’aggiornamento di alcuni software di controllo. Una fase di revisione che è, comunque, stata compiuta in tempi davvero record.

Blue Origin, adesso, guarda al futuro con maggiore fiducia. Nel corso del 2016 saranno svelati, infatti, molti nuovi dettagli sul nuovo razzo vettore che permetterà alla società di fare un importante step in avanti verso il lancio dei viaggi spaziali.

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