Brevetti Google: fotografia e ricarica wireless

Nel database dell'USPTO spuntano due nuovi interessanti brevetti assegnati a Google: ecco le tecnologie sperimentali sulle quali sta lavorando bigG.
Nel database dell'USPTO spuntano due nuovi interessanti brevetti assegnati a Google: ecco le tecnologie sperimentali sulle quali sta lavorando bigG.

Due nuovi brevetti sono stati assegnati dall’USPTO (United States Patent and Trademark Office) a Google. Si tratta di tecnologie del tutto differenti tra loro: il primo è relativo ad un metodo per scattare fotografie con una semplice gesture quando si utilizzano dispositivi indossabili, mentre il secondo punta alla creazione di un nuovo sistema dedicato alla ricarica wireless dei device.

Più nel dettaglio, una delle due proprietà intellettuali descrive un metodo per immortalare quanto osservato dall’utente attraverso la fotocamera equipaggiata da prodotti come Google Glass, non appena viene riconosciuta una ben specifica posizione delle dita. Come illustrato nello screenshot visibile di seguito, posizionare pollici e indici a formare un rettangolo equivale a premere il pulsante dell’otturatore. La documentazione parla anche della possibilità di cambiare automaticamente il formato o l’orientamento dell’immagine, ad esempio se le due dita vengono utilizzate per formare un cerchio piuttosto che un quadrato o un’altra forma geometrica.

L'illustrazione che mostra il funzionamento del brevetto assegnato a Google

L’illustrazione che mostra il funzionamento del brevetto assegnato a Google

Il secondo brevetto riguarda invece la ricarica wireless: il gruppo di Mountain View ha progettato una tastiera per notebook in cui all’interno dei singoli tasti si trovano piccoli avvolgimenti in grado sia di assorbire energia per caricare la batteria del computer che di fornirla per fare altrettanto con quella di smartphone, tablet o smartwatch. Non è dato a sapere se bigG abbia intenzione di integrare un sistema di questo tipo all’interno dei Chromebook e in che modo: dover posizionare un telefono sulla tastiera, infatti, finirebbe con il renderne una parte inutilizzabile per tutto il tempo della ricarica.

In entrambi i casi si tratta comunque di tecnologie sperimentali, idee sulle quali Google sta lavorando e che potrebbero essere stravolte prima di un’integrazione in prodotti destinati alla commercializzazione. L’unica certezza è che nei laboratori di bigG si continua senza sosta a cercare soluzioni per innovare l’ambito hi-tech.

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