Canon EOS 5D Mark III e Nikon D4: test a ISO elevati

Canon EOS 5D Mark III e Nikon D4 messe a confronto in condizioni di scarsa illuminazione: ecco una serie di test ad alti ISO.
Canon EOS 5D Mark III e Nikon D4: test a ISO elevati
Canon EOS 5D Mark III e Nikon D4 messe a confronto in condizioni di scarsa illuminazione: ecco una serie di test ad alti ISO.

Canon 5D Mark III e Nikon D4 sono le attesissime nuove reflex professionali in arrivo prossimamente sui mercati internazionali: Dennis Bodzash di Examiner.com ha pubblicato un interessante articolo che mette a confronto le capacità di scatto in condizioni di scarsa illuminazione dei due nuovi prodotti. L’analisi è basata su due set di fotografie realizzate in studio di imaging-resource.com, scattate nelle stesse condizioni e utilizzando il medesimo soggetto.

Stando a quanto dichiarato da Bodzash la nuova nata in casa Canon ne esce vincitrice a mani basse, tanto da spingere l’autore dell’articolo a scrivere: “se sei un nikonista, potresti voler piangere”. Ma sarà veramente così? La Canon EOS 5D Mark III è così superiore alla Nikon D4 a ISO particolarmente elevati? Dopo uno sguardo attento alle fotografie incriminate la verità sembrerebbe leggermente diversa.

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Se è vero che gli scatti realizzati con la full-frame Canon risultano privi di una grana eccessivamente fastidiosa anche a ISO 6400, ISO 12.800 e perfino ISO 25.600, è anche evidente che la Canon EOS 5D Mark III disponga di un filtro per la riduzione del rumore decisamente più aggressivo di quello utilizzato sulla controparte Nikon, capace di rendere l’immagine forse più pulita, ma al contempo meno dettagliata nelle zone più critiche.

In conclusione possiamo affermare che entrambe le DSLR sono capaci di restituire fotografie eccellenti fino a ISO 3200, sottolineando tuttavia come i due produttori abbiano operato poi una scelta diametralmente opposta. Nikon predilige la conservazione dei dettagli più minuti, mentre Canon punta a restituire immagini generalmente più pulite. Dobbiamo infine sottolineare che trattandosi di un’analisi effettuata su immagini con ingrandimento 1 a 1, difficilmente queste differenze sarebbero evidenti anche su stampa, anche se di dimensioni generose.

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