Chiude SpiralFrog, nessuna meraviglia

Il sito che prometteva download musicali gratuiti e legali foraggiati dalla pubblicità non è riuscito a sopravvivere alle proprie aspettative e chiude. Debiti, lentezza, poca chiarezza e troppi DRM sembrano aver ucciso un'idea buona ma attuata male
Il sito che prometteva download musicali gratuiti e legali foraggiati dalla pubblicità non è riuscito a sopravvivere alle proprie aspettative e chiude. Debiti, lentezza, poca chiarezza e troppi DRM sembrano aver ucciso un'idea buona ma attuata male

Nato tra mille ottimi auspici, cresciuto in silenzio ed emerso solo ad anni dal primo annuncio, SpiralFrog ha chiuso definitivamente una parabola troppo claudicante per sembrare plausibile in un mercato violento come quello della Rete. La crisi, i molti limiti e la scarsa disponibilità l’hanno ucciso.

Non è stato ancora possibile per nessuno intervistare i diretti interessati ma non è troppo difficile ricostruire l’accaduto. Fin da prima della sua nascita ufficiale SpiralFrog aveva promesso il download libero di musica delle major in maniera totalmente gratuita per gli utenti. Il suo sostentamento doveva essere il tanto nominato business pubblicitario. La cosa avveniva ormai quasi tre anni fa.

Al sito è occorso un anno per partire ad ogni effetto e riempirsi lentamente dei contenuti provenienti dagli archivi delle grandi major (anche se non è mai riuscito ad avere la musica di Warner e Sony). La sua musica però era condita di Digital Right Management e a due anni dall’annuncio la fiducia di investitori e pubblicitari non era più la stessa rispetto a prima. I 9 milioni di dollari ottenuti in venture capital non sono bastati a salvarlo, ed ora in ballo vi sono i 34 milioni rimasti in cassa ed utili alla liquidazione di creditori ed azionisti. Per gli utenti la musica rimarrà a disposizione per altri due mesi, dopodiché il servizio verrà definitivamente spento.

Ora le scuse si sprecano, ma la vera domanda è se il modello della musica gratuita supportata dalla pubblicità si sia rivelata un fallimento o se sia stato invece il team di SpiralFrog a non saper interpretare l’idea con le giuste modalità. Tempi lunghissimi, poca chiarezza, cattiva pubblicità, alternanza ai vertici e un’offerta non all’altezza di quella che è l’alternativa pirata farebbero propendere per la seconda ipotesi.

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