Chromecast 4K e altre novità il 4 ottobre?

Rumor sul possibile arrivo di una versione 4K del dongle Chromecast e di altre novità marchiate Google, compreso un visore Daydream per la realtà virtuale.
Rumor sul possibile arrivo di una versione 4K del dongle Chromecast e di altre novità marchiate Google, compreso un visore Daydream per la realtà virtuale.

La terza generazione di Chromecast sta per arrivare e segnerà una nuova evoluzione nella linea di dispositivi pensati da Google per l’intrattenimento multimediale in ambito domestico. La novità principale rispetto alla versione lanciata lo scorso anno sembra poter essere l’aggiunta del supporto alla risoluzione 4K, così da andare incontro alle esigenze di chi ha acquistato una TV di ultima generazione.

A riferirlo è oggi una fonte (rimasta anonima, ma ritenuta affidabile) alla redazione del sito Android Police. Non è chiaro se la nuova feature causerà un innalzamento nel prezzo del dispositivo, attualmente venduto a 39 euro nel nostro paese (35 dollari negli Stati Uniti). Sono state formulate due ipotesi sul nome: Chromecast Plus (che suggerirebbe una commercializzazione a fianco del modello attuale) e Chromecast Ultra (plausibile, in quanto il 4K viene anche definito Ultra HD). Dal gruppo di Mountain View, ovviamente, non sono giunte conferme né smentite in merito. Si parla anche del lancio di un visore dedicato alla realtà virtuale realizzato da bigG e chiamato Daydream View.

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Entrambi i prodotti potrebbero essere presentati in occasione di un evento fissato per il 4 ottobre a San Francisco o New York, non ancora ufficializzato. È dunque questa la data da segnare sul calendario. Nell’occasione dovrebbero essere annunciati anche Pixel e Pixel XL, i due nuovi smartphone dell’azienda californiana, realizzati in collaborazione con HTC, che di fatto andranno a sostituire i modelli della gamma Nexus destinata al pensionamento.

Si prospetta dunque un autunno piuttosto caldo per Google, soprattutto dal punto di vista dei device. Con l’apertura della nuova divisione hardware, il gruppo ha dimostrato di voler puntare sempre più sulla realizzazione interna dei prodotti, pur senza interrompere le partnership che fino ad oggi l’hanno legata alle realtà OEM di terze parti.

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