Comprano WinZip e intendono guadagnarci

Comprano WinZip e intendono guadagnarci: come? L'interrogativo andrebbe posto alla Vector Capital, gruppo che si è assicurato la titolarità del software WinZip ed ora intende trasformare l'applicativo in una forte fonte di profitto
Comprano WinZip e intendono guadagnarci
Comprano WinZip e intendono guadagnarci: come? L'interrogativo andrebbe posto alla Vector Capital, gruppo che si è assicurato la titolarità del software WinZip ed ora intende trasformare l'applicativo in una forte fonte di profitto

Comprare WinZip, un software free ampiamente conosciuto, con l’intenzione di trarne guadagno. La prima domanda che in ogni commento ci si pone in queste ore è: come? Il nome è quello di Vector Capital, gruppo già in possesso di nomi altisonanti quali Corel e Jasc. Le formalità di compravendita hanno già avuto luogo, ma non sono stati resi noti i dettagli economici dell’accordo con WinZip Computing. La notizia è stata diramata da ZDNet, da cui è possibile anche ricavare i primi commenti sulla vicenda da parte degli acquirenti.

Nella recente classifica stilata da CNET Download.com in riferimento ai software più scaricati degli ultimi 10 anni, WinZip (giunto ormai alla versione 9.0) compare addirittura al 5° posto in mezzo ai “giovani” Firefox (4°) e iTunes (6°). Ad oggi il software viaggia, secondo quanto dichiarato da fonti vicine alla Vector Capital, sui 500.000 download settimanali ed è già in possesso ad oltre 140 milioni di utenti. WinZip, come largamente risaputo, è un software shareware dal costo di 29$ ma l’utilizzo è privo di scadenza fattiva ed è consueta abitudine evitare le procedure di pagamento e continuare comunque ad utilizzare il fondamentale software di compressione.

Vector Capital ha ampiamente chiarito le proprie intenzioni: rendere lucrosa la propria acquisizione del software. L’azienda comunica che le proprie precedenti avventure con Corel e Jasc sono andate a buon fine ed oggi gli applicativi dei due gruppi offrono una rendita più che soddisfacente. A proposito di WinZip, però, l’interrogativo è d’obbligo: come potrà l’azienda tentare di convincere gli utenti a pagare qualcosa per un software considerato “freeware”? Pur partendo da una solida base d’utenza, come potrà la Vector Capital a lucrare su un mercato che al momento non esiste? La risposta può probabilmente essere ricercata in una qualche fonte indiretta di profitto, estranea alla semplice licenza d’uso del software.

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