Con Project Zero IBM entra nelle università

Il pacchetto di applicativi Project Zero consente agli atenei di formare gli studenti sui codici del Web 2.0. Avviato nel corso del 2007, il progetto ha riscosso un notevole successo, soddisfacendo la crescente domanda di esperti in IT e applicazioni Web
Il pacchetto di applicativi Project Zero consente agli atenei di formare gli studenti sui codici del Web 2.0. Avviato nel corso del 2007, il progetto ha riscosso un notevole successo, soddisfacendo la crescente domanda di esperti in IT e applicazioni Web

IBM ha da poco ufficializzato una serie di accordi con l’University of California (Los Angeles, USA) e la North Carolina State University – NCSU (USA) per l’attivazione di alcuni corsi sui linguaggi di programmazione orientati alla comunicazione sul Web. Grazie all’iniziativa Project Zero, gli studenti delle due università hanno l’opportunità di approfondire le loro conoscenze nel crescente settore del Web 2.0 con un partner privilegiato come IBM. Al termine dei corsi di formazione, i due atenei potranno soddisfare il considerevole aumento di domanda dalle numerose media company interessate alle potenzialità del nuovo Web.

Lanciato nel corso del 2007, Project Zero prevede brevi sessioni di apprendimento per costruire rapidamente nuove applicazioni per la Rete. La dotazione del “pacchetto” formativo comprende alcune lezioni per la redazione di codice Groovy e PHP, l’apprendimento dei linguaggi dinamici e lo sviluppo di nuove API per creare applicazioni adatte al Web. Il sistema educativo è completamente compatibile con la piattaforma open source Eclipse e con le semplici interfacce testuali per la compilazione del codice.

Stando alle dichiarazioni dei docenti coinvolti nell’iniziativa, Zero Project starebbe fornendo risultati molto positivi, creando una maggiore consapevolezza negli studenti sulle strutture dei codici informatici e le problematiche nelle gestioni delle nuove architetture. «Impiegare il proprio tempo solo per configurare un’applicazione su di un server in modo che compia qualcosa è una tale perdita di tempo… Più [gli studenti] saranno in alto nella catena di comando, più diverranno creativi» ha dichiarato Munindar Singh, docente alla NCSU.

Nel corso dell’ultimo anno, IBM ha dimostrato un particolare interesse per i propri progetti avviati nei campus universitari americani. Del resto, le statistiche dimostrano come la richiesta di esperti in IT negli Stati Uniti sia in costante crescita, con veri e propri picchi difficilmente prevedibili qualche anno fa. Dal 2004 alla fine del 2007 la richiesta complessiva di professionisti nel settore dell’IT è aumentata di circa il 45%, con una particolare domanda per gli sviluppatori di applicazioni e servizi per il Web 2.0.

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