Creative Commons, un affare di famiglia

Sergey Brin e Anne Wojcicki: moglie e marito, colleghi e compagni di impresa, hanno stanziato mezzo milione di dollari per aiutare le attività dell'organizzazione che promuove la cultura delle Creative Commons. Organizzazione guidata dalla madre di Anne
Sergey Brin e Anne Wojcicki: moglie e marito, colleghi e compagni di impresa, hanno stanziato mezzo milione di dollari per aiutare le attività dell'organizzazione che promuove la cultura delle Creative Commons. Organizzazione guidata dalla madre di Anne

«Creative Commons è onorata di aver ricevuto un’offerta incredibilmente generosa dalla cofondatrice 23andMe Anne Wojcicki e dal cofondatore di Google Sergey Brin. Siamo deliziati dal fatto che la coppia abbia riconosciuto l’importanza di Creative Commons ed abbia deciso di investire nel nostro lavoro di supporto alla condivisione, collaborazione ed alla diffusione della conoscenza e della creatività».

Con questo messaggio pubblicato sul blog Creative Commons l’organizzazione non profit rende onore all’obolo ricevuto dalla coppia: moglie e marito sono impegnati in comune su più fronti ed in tal senso 23andMe è il link che unisce a doppio filo i due. Ma l’unione tra moglie e marito va ben oltre il solo legame coniugale. La sorella di Anne Wojcicki, Susan, è infatti Vicepresidente Gestione prodotti per Google e sarebbe proprio la comune conoscenza di Susan ad aver messo in contatto i due. L’impegno nelle Creative Commons è qualcosa che Google ha nel proprio DNA, una comunione di intenti che Google promuove già con infusioni di denaro annuali continue.

«Il dono verrà utilizzato come supporto generale alle Creative Commons, con focus particolare per lo sviluppo del progetto Science Commons». Anne Wojcicki ed il marito Sergey Brin hanno probabilmente espresso un favore particolare per il progetto specifico: il blog indica particolare eccitazione proprio in questa direzione, con mezzo milione di dollari utile a favorire le iniziative volte ad una promozione della filosofia “CC” anche nell’ambito della scienza, della ricerca e dell’interscambio di dati, risultati e processi. Il mondo della genetica e di 23andMe, dunque, risulta particolarmente interessato. E tra i gruppi interessati v’è anche Microsoft, tant’é che il primo rivale di Google ha già messo le mani avanti anzitempo sperimentando plugin per Office utili a quelle stesse ricerche e condivisioni che Science Commons intende promuovere.

Filantropia o interesse? La demarcazione è molto labile e sfuma ulteriormente in considerazione del fatto che a presiedere la Creative Commons v’è Esther Wojcicki, madre di Anne e Susan, cognata di Sergey. Un affare tutto in famiglia, insomma, con mezzo milione di interscambio che passa per via privata e dal quale tanto Google quanto 23andMe rimangono ufficialmente al di fuori. Mezzo milione, però, utile a far fruttare al meglio i 6.5 milioni che la famiglia Brin ha già infuso in 23andMe e nelle sue attività di analisi del codice genetico.

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