/https://www.webnews.it/app/uploads/2025/08/wp_drafter_1219573.jpg)
Il mondo della sicurezza digitale sta per affrontare una svolta significativa: a partire dal 16 settembre 2025, il celebre servizio Dashlane eliminerà definitivamente il proprio piano gratuito. Una decisione che avrà un impatto diretto su migliaia di utenti che, negli anni, avevano scelto questa piattaforma come punto di riferimento per la gestione password e la protezione delle credenziali online. Questo cambiamento impone una riflessione profonda sulle strategie di sicurezza personale e sulle soluzioni disponibili per continuare a garantire un elevato livello di tutela dei dati sensibili.
L’annuncio della fine del piano gratuito di Dashlane rappresenta un momento di svolta per il settore dei password manager. Da sempre, la possibilità di utilizzare gratuitamente strumenti avanzati per la gestione password aveva permesso a un ampio pubblico di avvicinarsi alle pratiche di sicurezza informatica. Tuttavia, la crescente complessità delle minacce digitali e la necessità di servizi sempre più evoluti hanno spinto l’azienda a ridefinire la propria offerta commerciale, puntando su abbonamenti a pagamento che includono funzionalità aggiuntive e livelli di protezione superiori.
Per gli utenti attuali, la scelta ora è duplice: optare per uno dei piani premium messi a disposizione dall’azienda oppure valutare l’adozione di alternative presenti sul mercato. Il piano Premium di Dashlane, proposto a 4,99 dollari al mese con fatturazione annuale, offre non solo l’archiviazione illimitata di password e passkey, ma anche strumenti come la protezione anti-phishing, il monitoraggio del Dark Web e una VPN integrata, pensata per rafforzare ulteriormente la sicurezza digitale. Per chi desidera estendere questi benefici a più persone, il piano Friends & Family, a 7,49 dollari mensili, consente di proteggere fino a 10 account distinti, rispondendo così alle esigenze di famiglie e piccoli gruppi.
Chi, invece, preferisce non sottoscrivere un abbonamento a pagamento, ha la possibilità di esportare password in formato CSV e trasferirle facilmente su altre piattaforme. È importante sottolineare che questa operazione va eseguita con la massima attenzione: durante la fase di esportazione, i dati vengono temporaneamente salvati in formato non criptato, esponendo le credenziali a potenziali rischi. Eliminare immediatamente i file CSV una volta completata la migrazione è una prassi fondamentale per tutelare la propria protezione delle credenziali.
Sul mercato non mancano valide alternative gratuite che consentono di continuare a gestire in modo sicuro le proprie password. Tra queste, spicca Bitwarden, apprezzato per la sua archiviazione illimitata e la possibilità di sincronizzare le password su dispositivi multipli senza alcun costo. Un’altra opzione degna di nota è NordPass, che offre la memorizzazione di password senza limiti, seppur con alcune restrizioni sulle sessioni attive simultanee. Anche RoboForm si distingue tra i concorrenti, grazie alle sue funzionalità di backup nel cloud e alla semplicità d’uso, che lo rendono ideale per chi cerca una soluzione affidabile e immediata.
L’eliminazione del piano gratuito di Dashlane rappresenta quindi non solo la fine di un’epoca, ma anche un’opportunità per rivedere le proprie abitudini digitali e adottare strumenti ancora più avanzati. In questo contesto, è essenziale non sottovalutare l’importanza di pratiche come l’autenticazione a più fattori, che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza ai propri account, rendendo molto più difficile l’accesso non autorizzato anche in caso di furto delle password.
Il mercato dei password manager si sta evolvendo rapidamente, offrendo soluzioni sempre più sofisticate per la protezione delle credenziali personali e professionali. Per gli utenti costretti a cambiare, il momento è propizio per esplorare nuove funzionalità, testare diversi servizi e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Che si tratti di abbonarsi a un piano premium o di optare per un’alternativa gratuita come Bitwarden, NordPass o RoboForm, l’obiettivo rimane uno solo: garantire la massima sicurezza digitale e tutelare la propria identità in un contesto di minacce informatiche in costante evoluzione.