Domini .it: ottima salute e grandi ambizioni

Il Registro che cura la gestione dei domini .it ha comunicato dati oltremodo rosei relativamente all'andamento delle registrazioni dei domini, giunta addirittura a cifre da record. Ciò nonostante i problemi non son pochi e il Registro preannuncia novità
Il Registro che cura la gestione dei domini .it ha comunicato dati oltremodo rosei relativamente all'andamento delle registrazioni dei domini, giunta addirittura a cifre da record. Ciò nonostante i problemi non son pochi e il Registro preannuncia novità

«La rete made in Italy supera quota 1 milione e 500mila domini .it. A maggio 2008 il record di registrazioni. Il Registro italiano rafforza così la posizione: quinto posto in Europa e settimo nel mondo»: un comunicato diramato dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa notifica i risultati di una ricerca statistica relativa allo stato di salute del Top Level Domain italiano alla vigilia della nota liberalizzazione nella registrazione dei domini voluta dall’ICANN.

Secondo quanto illustrato nel mese di giugno sono state accertate 1.503.106 registrazioni relative a domini.it con un ritmo medio in questo 2008 sempre superiore ai 25.000 domini registrati ogni singolo mese (va ricordato come il milionesimo .it fu registrato nel gennaio 2005). Non solo: il mese di maggio è addirittura stato da record raggiungengo i 30.243 domini registrati (livello mai toccato negli ultimi 8 anni.

Il commento al buon momento del dominio .it è lasciato a Domenico Laforenza, neo-direttore dell’Iit-Cnr e responsabile del Registro dei domini Internet .it: «Le cifre a nostra disposizione confermano l’Italia come quinta realtà del panorama Internet europeo e al settimo posto nella classifica mondiale. Questi risultati evidenziano che il mercato dei domini italiani è in salute e rappresentano un forte segnale di come Internet sia un fenomeno radicato nella nostra società. Siamo comunque determinati a migliorare il servizio, adottando il sistema di registrazione ‘sincrono’, che significa burocrazia ridotta al minimo e verifica dei risultati in tempo reale».

Alla luce dei problemi e delle polemiche del passato, le parole di Laforenza, unitamente ai buoni segnali provenienti dal Registro, sono di sicuro incoraggiamento per il futuro. Futuro per il quale il Registro intende investire in modo significativo e fin da subito: «Il progetto, che andrà a regime nel 2009, sarà accompagnato da un’inedita campagna di comunicazione che si propone di diffondere la cultura di Internet in Italia proprio tramite i domini .it […] è nostra convinzione che la promozione dei domini italiani sia determinante per uno sviluppo della cultura informatica che, se accompagnata da serie iniziative sul fronte delle infrastrutture di rete, può rappresentare un volano importante per l’economia dell’intero Paese […] Nella nuova stagione del Registro e, più in generale, di tutto l’Istituto di ricerca pisano, c’è un’intensa attività focalizzata sull’Internet del futuro: uno dei capisaldi della strategia messa in atto dal Dipartimento delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni del Cnr. La sicurezza informatica, le “reti ovunque”, il calcolo ad alte prestazioni saranno i cardini di un’attività di ricerca che promette di incidere in maniera sempre più significativa nella nostra vita quotidiana».

L’intervento del nuovo direttore dell’Iit-Cnr si chiude con una stoccata tanto lieve quanto significativa: «Crediamo nella capacità di fare sistema, rafforzando la collaborazione con gli altri istituti del Cnr, gli enti pubblici e le associazioni che rappresentano il tessuto produttivo locale e nazionale. Non meno importanti saranno quelle attività che, a livello internazionale, coinvolgono a pieno titolo soprattutto il Registro: e tra le prime questioni da affrontare, la “liberalizzazione” dei top level domain Internet annunciata dall’Internet corporation for assigned names and numbers (Icann) impone un’attenta riflessione».

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