Evangelion, Netflix rimuove il doppiaggio italiano

Netflix si scusa con i fan sui social ed annuncia di essere al lavoro per "sistemare" il doppiaggio, dopo aver rimosso quello di Gualtiero Cannarsi.
Evangelion, Netflix rimuove il doppiaggio italiano
Netflix si scusa con i fan sui social ed annuncia di essere al lavoro per "sistemare" il doppiaggio, dopo aver rimosso quello di Gualtiero Cannarsi.

Netflix ha rimosso il doppiaggio italiano di Neon Genesis Evangelion dalla piattaforma: con un messaggio ironico sui social si è scusata con i fan, promettendo una “sistemata” ai testi delle voci italiane. Non si conosce un periodo preciso della disponibilità del nuovo doppiaggio.

L’ultima settimana è stata scandita da polemiche molto accese di una parte della fanbase riguardo l’adattamento del dialoghista Gualtiero Cannarsi. La nuova versione del doppiaggio è stata da molti considerata inadeguata, perché poco accessibile allo spettatore medio. Abbiamo riportato alcune delle frasi più celebri in questo articolo: per una questione di diritti Netflix non ha potuto usare il vecchio adattamento della Dynit, a cui tra l’altro aveva lavorato lo stesso Cannarsi nel 1997. Ecco cosa dice Netflix:

Ci avete fatto capire il vero significato di “STATO DI FURIA”. Quel pochitto che possiamo fare è dirvi che ci dispiace e che il doppiaggio ed i sottotitoli della versione italiana di Neon Genesis Evangelion saranno presto sistemati (e, nel mentre, abbiamo rimosso il doppiaggio).

Nei giorni scorsi il dialoghista ha partecipato anche a due dirette YouTube in cui si è confrontato con influencer, traduttori o semplici fan, dicendo la sua: la totale fedeltà all’opera giapponese, tra l’altro estremamente complessa, che da molti è stata vista invece come l’uso di un italiano arcaico e poco comprensibile. Canarsi invece ha detto che con questo nuovo lavoro aveva corretto alcuni errori di gioventù, come per esempio l’uso della parola “Berserk”, diventata d’uso comune tra i fan, ora tradotta in “Stato di furia”.

Evangelion

Ma il discorso è molto più complesso e abbraccia la stessa definizione di “adattamento”, vista da Cannarsi in maniera differente rispetto a molti dei suoi colleghi. In sostanza: non sovrapporsi all’autore, riportando esattamente (ma chiaramente in Italiano) ciò che dicono (o che vogliono far intendere) i personaggi. Il problema è che è proprio questo che gli viene recriminato: l’uso di un italiano desueto e quindi la riconoscibilità del dialoghista nelle opere che adatta (quindi anche in quelle dello Studio Ghibli).

Il risultato è che la pagina Facebook di Netflix è stata bombardata di messaggi che inneggiavano alla cancellazione del doppiaggio. Nelle ultime ore anche il direttore del doppiaggio, Fabrizio Mazzotta, ha ha preso le distanze del lavoro di Gualtiero Cannarsi, giudicato troppo ortodosso nelle sue scelte e riportando che in fase di registrazione alcuni professionisti avrebbero voluto abbandonare la sala.

Si conclude quindi questa spiacevole vicenda e Netflix prende la posizione di chi ha protestato: una vittoria dei fan? Forse, sicuramente dal loro punto di vista, ma è curioso come questo assembramento che urla continuamente sui social possa decidere alla fine cosa è giusto e cosa è sbagliato.

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