Facebook con Qualcomm per la banda larga wireless

Facebook ha stretto un accordo con Qualcomm per sfruttare la sua tecnologia wireless nell'ambizioso progetto Terragraph.
Facebook ha stretto un accordo con Qualcomm per sfruttare la sua tecnologia wireless nell'ambizioso progetto Terragraph.

Facebook ha stretto un accordo con Qualcomm per migliorare il suo ambizioso progetto noto come “Terragraph” che punta all’obiettivo di portare la connettività Internet ad alta velocità nelle aree densamente abitate. Di questo progetto, il social network ne aveva parlato la prima volta due anni fa, durante l’appuntamento F8 2016. L’idea della società di Mark Zuckerberg è quella di sostituire la fibra ottica per l’ultimo miglio con una soluzione wireless che sfrutta la tecnologia ad onde millimetriche sulla banda da 60 GHz. Una soluzione pensata per le città densamente abitate dove portare la fibra ottica richiederebbe scavi scomodi e costosi.

Grazie a questa nuova partnership, Facebook utilizzerà la tecnologia di Qualcomm per il suo progetto “Terragraph“. Le prime prove sul campo inizieranno a partire dal 2019, secondo Jesse Burke, responsabile marketing di Qualcomm. La commercializzazione avverrà subito dopo. Si prevede che Terragraph inizi i primi test reali utilizzando uno standard denominato 802.11ay, successore dello standard 802.11ad che ha debuttato verso il 2016. Sebbene il nuovo standard possa essere utilizzato anche all’interno delle case, in realtà è pensato esplicitamente per sostituire la fibra ottica nel così detto “ultimo miglio”. Secondo Burke, la tecnologia 802.11ay a 60 GHz fornirebbe una larghezza di banda di svariati Gigabit. Per Network World, questa tecnologia potrebbe garantire una capacità di banda reale compresa tra i 20 ed i 30 Gbps. Sarà, ovviamente, necessario disporre di una sorta di router wireless, del tutto simile a quello per il classico WiFi.

Il problema, semmai, è nella propagazione del segnale. Lo standard 802.11ay garantisce una copertura compresa tra i 33 a 100 piedi, cioè tra i 10 e i 30 metri. Questo significa che per garantire una copertura omogenea sarà necessario installare molte celle che irradino il segnale. Tutte le celle, secondo Burke, saranno in comunicazione tra loro creando un network locale. Le celle che dovranno vedersi tra loro, potranno essere montate su pali della luce o sui tetti delle case.

Facebook, dunque, prova a rilanciare il concetto di wireless urbano, una tecnologia di cui si è discusso molto in passato ma che ha voluto poco seguito, soprattutto a causa di alcune difficoltà tecniche e dei suoi alti costi realizzativi. Si ricordano, ad esempio, i piani di Google del 2005 per costruire una rete WiFi in tutta San Francisco. Oggi quella rete WiFi esiste solo lungo Market Street e in molti dei parchi della città. Non si può non ricordare anche il WiMax che doveva fungere sempre da alternativa all’ultimo miglio.

Per quanto interessante, il progetto di Facebook probabilmente si sconterà con il 5G, tecnologia in grado di offrire altissime velocità e bassa latenze anche in ambito cittadino.

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