Facebook: un'applicazione per catalogare i nemici

EnemyGraph è l'applicazione pensata per gli utenti Facebook che hanno dei nemici e vogliono condividerli con gli amici: come funziona?
EnemyGraph è l'applicazione pensata per gli utenti Facebook che hanno dei nemici e vogliono condividerli con gli amici: come funziona?

E se, oltre gli amici, Facebook permettesse di avere una lista di nemici? Sembra proprio il caso di non ipotizzare, perché una nuova applicazione consente agli utenti del social network in blu di individuare e condividere persone, luoghi e pagine e di catalogarli come nemici. Basta cercare EnemyGraph e il gioco è fatto: anche ciò che detestiamo è in bella vista.

Una volta dato il consenso per le varie autorizzazioni richieste dall’applicazione, appare una schermata curiosa, intitolata “Dissonanze sociali“. Nella nostra prova, la social app di Facebook non segnala alcuna dissonanza, e con ironia ci avvisa:

«Attualmente non esiste alcuna dissonanza sociale tra te e i tuoi amici. Il mondo di demoni è a riposo».

Alimenti, prodotti, film, libri, ma anche politici, celebrità e persone che si conoscono – e si detestano – possono essere inserite nella lista nera dei nemici. EnemyGraph, come molte applicazioni, si articola in una pagina profilo parallela, in cui è possibile avere un chiaro resoconto dei nemici dichiarati. Ma non solo: è possibile anche sapere chi e quante persone hanno premuto premuto il tasto “Nemico” visitando il nostro profilo.

Tutt’altro che un modo per diffondere pace, insomma. online dal 15 marzo, EnemyGraph è stata sviluppata dal professore Dean Terry e due studenti dell’Università del Texas, a Dallas. La social app per nemici è stata sostenuta – come confermano anche i suoi creatori – principalmente dalla stampa, che parlandone ha inoltre diffuso il tema sulla natura dei social media e Facebook in particolare. Terry, a riguardo, ha detto:

«Una cosa che mi ha sempre colpito online è la gentilezza e il buonismo forzato. Con EnemyGraph abbiamo voluto dare alla gente la possibilità di esprimere un disaccordo, un parere contrario a quello della massa. E abbiamo scelto il termine “nemico” solo per contrastare quello di “amico” usato da Facebook stesso. Non pensavamo di scatenare un dibattito filosofico».

È pur vero che ciò che non piace può essere considerato – come ciò che piace – un legame sociale, oltre a essere utile nella conoscenza di una persona. Si può imparare molto, infatti, da ciò che non piace ai nostri amici, e finora – nonostante gli utenti abbiano più volte richiesto un pulsante Dislike – Facebook non ci aveva pensato.

Che EnemyGraph vada contro i principi social del network più utilizzato al mondo non si sa ancora. Sta di fatto che, se un giorno dovesse chiudere i battenti, gli utenti che finora hanno mostrato apprezzamento e interesse verso quest’app, potrebbero scegliere un’altra piattaforma su cui condividere pubblicamente i propri nemici.

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