Flickr, la piattaforma è in gran spolvero

Il CEO di Flickr e vice presidente di Yahoo, Bernardo Hernandez, in Italia per parlare di Flickr: la piattaforma resta un unicum della rete.
Il CEO di Flickr e vice presidente di Yahoo, Bernardo Hernandez, in Italia per parlare di Flickr: la piattaforma resta un unicum della rete.

Arrivato a Milano dalla sua Spagna, che ha lasciato anni fa per la Silicon Valley, Bernardo Hernandez, vice presidente di Yahoo e general manager di Flickr, ha incontrato i giornalisti italiani armato del suo iPad, nuovo device sul quale gira nuova fiammante l’applicazione della casa. La grande piattaforma di fotografie (10 miliardi nel mondo) resta l’asset privilegiato di Yahoo, quello su cui la società investirà ancora. Il suo futuro, secondo il manager, è roseo.

Ascoltare Hernandez significa capire cosa pensa Yahoo di Flickr, cosa vuole farne, per quali motivi crede in questa piattaforma – che ha una bella età in rete – e quale futuro le aspetta. Le premesse ideologiche di Yahoo sono riassumibili in tre concetti:

  • Se la prima rivoluzione di Internet sono state le mail, la seconda sono le foto. In questi 15 anni centinaia di milioni di individui sono diventati al contempo scrittori di testi e fotografi, in modalità, frequenza, misura, imprevedibili per chiunque abbia vissuto l’epoca precedente.
  • La massa gigantesca di contenuti aveva e ha ancora bisogno di spazio, organizzazione e strumenti di ricerca. I sistemi operativi, i motori, le applicazioni e i servizi online culminati negli anni duemila sono tutti nati per soddisfare uno o più di questi bisogni.
  • Flickr non è un social network e non è un servizio cloud. Del social evita la condivisione compulsiva e la sostanziale mancanza di qualità, del cloud evita il problema di essere una cassaforte dove è contenuto tutto ma poi trovarlo è un altro paio di maniche.

Hernandez: Flickr è il migliore

Yahoo ne è convinta: Flickr «is the more effective way to organize photo». Se si cerca una foto del proprio cellulare, ci si può perdere, il cloud spesso non è d’aiuto – anche se stanno cercando di implementare il tagging – mentre trovare una foto propria o di qualcun altro su Flickr è più facile, grazie anche al motore interno sempre più raffinato. Le startup comprate da Marissa Mayer sono servite: oggi Flickr identifica un centinaio di oggetti all’interno di una immagine aiutando sia a classificarla che soprattutto a cercarla. Un altro aspetto gradito al manager spagnolo è che la piattaforma premia diversi livelli di professionalità e ambizione:

Tutte le feature presenti e future sono impressionanti, ma la più importante è la community. Su Flickr ci sono immagini che vanno dalla gratuità assoluta al vero e proprio marketplace. Noi rispettiamo loro, la loro voglia di imparare, di diventare fotografi, di fornire questi contenuti come meglio credono. Annie Leibovitz ha detto che imparare a fotografare è importante come imparare a scrivere, e noi siamo d’accordo.

Il business model è sempre stato particolare, per Flickr, è una piramide: alla base gli utenti free, in mezzo i semi professionisti, al vertice i clienti professionali che vendono le loro foto e pagano una fee a Yahoo. Le nuove app sono destinate a migliorare l’esperienza dell’utente e arricchire la piattaforma, che punterà sempre più a diventare un market place delle fotografie.

Bernardo Hernandez, mostra Flickr su iPad. Il General Manager di Flickr dirige il team dedicato allo sviluppo del prodotto globale; prima di entrare in Flickr, è stato direttore del Product Management di Google. Di fianco a lui, Lorenzo Montagna,  Managing Director and Country Commercial di Yahoo Italia.

Bernardo Hernandez mostra Flickr su iPad. Il General Manager di Flickr dirige il team dedicato allo sviluppo del prodotto globale; prima di entrare in Yahoo è stato direttore del Product Management di Google. Di fianco a lui, Lorenzo Montagna, Managing Director and Country Commercial di Yahoo Italia.

Tra peer education e algoritmi, il risultato è una piattaforma che ambisce a stare sopra i device e i loro servizi. Ovviamente questo è possibile se si convinceranno sempre più persone, soprattutto i giovani appassionati di fotografia, a preferire la piattaforma piuttosto che i servizi cloud o i social di immagini. L’unico modo è esserci, presenti nei device con la propria applicazione, come succede con la nuova applicazione per iPad, determinante da questo punto di vista.

Alla domanda se Flickr potrà aggiungere un giorno nuove feature dagli algoritmi tutorial molto potenti in grado, ad esempio, di spiegare come e perché una foto è buona e un’altra invece no, Bernardo Hernandez è possibilista:

Tecnicamente è possibile soltanto da poco tempo, e la quantità di immagini che trattiamo, solo per il labeling, è gigantesca. In effetti si potrebbe fare, ci sono tecnologie acquisite da Yahoo che lavorano in tal senso, ma abbiamo notato quanto sia forte l’elemento di confronto tra fotografi, promosso dalla quantità di dati precisi che ogni scatto produce nella piattaforma: georeferenzialità, ottica, filtri. Su Flickr l’apprendimento è per confronto e da questo sono nate anche amicizie, studi professionali, e anche coppie.

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