Francia, stop alle auto a benzina e diesel

La Francia punta alla mobilità sostenibile; entro il 2040 scatterà il divieto di vendere auto a benzina e diesel.
La Francia punta alla mobilità sostenibile; entro il 2040 scatterà il divieto di vendere auto a benzina e diesel.

Il nuovo ministro dell’ambiente francese, Nicolas Hulot, ha annunciato una serie di misure volte a rendere la Francia un paese “carbon free” entro il 2050. La più radicale è un divieto alle vendite per le automobili a benzina e diesel nel 2040. Molti paesi hanno proposto obiettivi simili e hanno esplorato strategie differenti per scoraggiare le vendite di autovetture a combustibile in futuro, ma la Francia sembra determinata a mettere nero su bianco una timeline precisa. Anche la Norvegia punta a fare qualcosa di simile con l’obiettivo di fissare questa data nel 2025, ma in quel caso trattasi di un obiettivo mentre per quanto riguarda la Francia si tratterebbe di un divieto imposto dal Governo.

Tuttavia, Nicolas Hulot ha anche evidenziato come questo processo di transizione inizi già adesso ed ha promesso incentivi per l’acquisto di auto elettriche soprattutto per le famiglie con basso reddito. Il nuovo Governo francese non ha voluto fornire altri dettagli di questo ambizioso piano ma appare molto chiaro che la Francia stia puntando dritto verso una mobilità sostenibile e più green. Il traguardo del 2040 è ancora, comunque molto lontano e molto potrebbe accadere nel frattempo. Bloomberg Energy Finance stima che il 54% delle vendite di auto nuove a livello mondiale sarà elettrico entro il 2040, mentre gli analisti di Morgan Stanley collocano questo valore al 50%.

Tuttavia, con il miglioramento della tecnologia delle auto elettriche, con la crescita dei punti di ricarica rapida e con i costi sempre più bassi delle batterie, la diffusione delle auto elettriche potrebbe anche aumentare più rapidamente.

La Francia, comunque, prova a puntare su di una mobilità più sostenibile, un’iniziativa lodevole che altri partner europei dovrebbero prendere in considerazione, Italia in primis dove sull’elettrico si sta facendo davvero molto poco.

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