Getty Images libera le sue foto

Da oggi Il famoso archivio di immagini rende incorporabili e gratuite 35 milioni di foto, solo per uso non commerciale. Il vantaggio? Dati e pubblicità.
Da oggi Il famoso archivio di immagini rende incorporabili e gratuite 35 milioni di foto, solo per uso non commerciale. Il vantaggio? Dati e pubblicità.

Getty Images ha appena compiuto un passo che può ridefinire l’intero mercato delle immagini sul Web, rendendo embeddabili 35 milioni di foto per uso non commerciale. Oltre ai normali bottoni di acquisto, di ricerca, di download dell’anteprima e di sharing, ora ogni foto di questo grande archivio digitale è accompagnata dal simbolo universale dell’embed, che produce il codice per incorporarla. La decisione è dovuta al fatto che ormai molti usavano queste immagini senza citare la fonte, quindi l’embed ufficiale è una forma migliore di pubblicità del servizio.

Questa mossa sembra fatta apposta per attirarsi le ire dei fotografi professionisti e del settore dell’imaging commerciale, ma Getty Images è stata sincera: non è abbastanza forte per controllare lo sviluppo di Internet e il comportamento degli utenti. Così ha preferito dare retta a Craig Peters, il vice presidente, che così ha commentato:

Cominciamo a notare seriamente l’entità dell’infrazione delle regole in Rete sul copyright. In sostanza tutti oggi sono editori grazie ai social media e alle piattaforme di self-publishing. Ed è incredibilmente facile trovare contenuti online e fare clic col pulsante destro del mouse. La stragrande maggioranza sono editor indipendenti che in genere non sanno nulla di copyright e licenze e che semplicemente non hanno alcun budget per sostenere le loro esigenze di contenuto.

La finestra che si apre quando si incorpora una qualunque foto di GettyImages. La scelta della società viene dalla considerazione che proteggere strettamente l'uso delle immagini è pressochè inutile.

La finestra che si apre quando si incorpora una qualunque foto di GettyImages. La scelta della società viene dalla considerazione che proteggere strettamente l’uso delle immagini è pressochè inutile. Questa convinzione proviene dalla tecnologia di PicScout, società acquisita nel 2011, che ha tracciato ognuna delle sue immagini e il suo utilizzo su Internet.

La nuova policy social di Getty

La strategia non convenzionale di Getty Images è basata su un principio: la capacità di incorporare liberamente le immagini per uso non commerciale dovrebbe fare del sito quello che YouTube è per i video, con l’aggiunta che ogni embed includerà le informazioni sul copyright pieno e un link alla pagina di licenze dedicata dell’immagine sul sito. Basta leggere il comunicato ufficiale di Getty Images per capire l’intuizione social di questa nuova policy: gratuità in cambio di attribuzione e di informazione. Inevitabile se si pensa che l’accordo con Pinterest prevede una maggior quantità di dettagli per i pin degli utenti social:

Tutte le immagini saranno un collegamento al nostro sito e direttamente alla pagina dei dettagli dell’immagine. Così chi ha una necessità commerciale per l’immagine avrà la possibilità di acquistare la licenza. Dal momento che tutte le immagini sono servite da Getty Images, avremo accesso alle informazioni su chi utilizza questa immagine, come viene utilizzata e vista, e ci riserviamo il diritto di utilizzare i dati a vantaggio della nostra attività.

La pubblicità

L’embed potrebbe portare a una rivoluzione dell’uso di questo archivio sul web, compresa la possibilità di considerare comune l’inserzione pubblicitaria. Anche in questo caso il modello è YouTube: il player di immagine produce ricavo per la società proprietaria – e per il detentore di diritto – non impedendo il suo uso, bensì inserendo un breve annuncio. Una tecnologia tutta da inventare, ma è molto probabile che questo sia il futuro dello stock photography.

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