Google testa l'advertising nella realtà virtuale

Il gruppo di Mountain View invita gli sviluppatori a sperimentare l'integrazione delle inserzioni pubblicitarie all'interno delle applicazioni VR.
Il gruppo di Mountain View invita gli sviluppatori a sperimentare l'integrazione delle inserzioni pubblicitarie all'interno delle applicazioni VR.

La realtà virtuale è una tecnologia che ancora deve esprimere appieno tutto il suo potenziale, sia in ambito videoludico che per quanto riguarda l’intrattenimento multimediale. Per i colossi del Web si tratta inoltre di una piattaforma dalle enormi prospettive per quanto riguarda la possibilità di generare profitti: l’ennesima dimostrazione arriva da Google, che oggi mostra per la prima volta come sarà l’advertising in formato VR.

Con il lancio del VR Ads Developer Early Access Program, nato da un’idea dell’incubatore Area 120, il gruppo di Mountain View invita sviluppatori e software house a valutare l’implementazione di inserzioni pubblicitarie all’interno delle loro applicazioni in realtà virtuale. Il formato è quello visibile nell’animazione di seguito: richiama alla mente le pubblicità di YouTube, con un trailer che viene mostrato all’utente e che può essere saltato ponendo il cursore sul pulsante “Close Ad”. Gli interessati possono compilare un modulo per l’accesso anticipato all’iniziativa, sfruttando un plugin per il motore Unity e un SDK in versione preliminare.

Un esempio di come potrebbero essere le inserzioni pubblicitarie nella realtà virtuale

Un esempio di come potrebbero essere le inserzioni pubblicitarie nella realtà virtuale

I test potranno essere condotti attraverso l’interazione con i visori Cardboard (su dispositivi Android e iOS), Daydream e Samsung Gear VR. Dal punto di vista dell’utente, l’arrivo di inserzioni pubblicitarie all’interno del mondo VR costituisce sia una buona notizia che una prospettiva poco promettente: da un lato permetterà di accedere a un catalogo sempre più ampio di applicazioni, giochi e contenuti gratuiti, supportati dai proventi dell’advertising, dall’altro finirà con il rendere una parte consistente delle esperienze virtuali una sorta di tour promozionale, al pari di quanto avviene oggi con la navigazione Web o con l’utilizzo degli attuali giochi freemium. Al momento non è stata comunicata alcuna tempistica relativa al debutto delle prime app VR “arricchite” con trailer e banner.

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