Google+ e il supporto ai soprannomi

Google+ introduce nuove opzioni per gli utenti che desiderano essere identificati con uno pseudonimo o scrivendo il proprio nome in un altro alfabeto.
Google+ introduce nuove opzioni per gli utenti che desiderano essere identificati con uno pseudonimo o scrivendo il proprio nome in un altro alfabeto.

È con un intervento sul blog ufficiale che vengono rese note le novità pronte a essere introdotte in Google+, al fine di venire incontro alle esigenze di chi vuole utilizzare uno pseudonimo per essere identificato sul social network. La società annuncia l’arrivo di nuove opzioni, dedicate al supporto dei soprannomi e degli alfabeti differenti da quello standard selezionato dagli utenti.

Secondo le statistiche raccolte dai responsabili delle piattaforma, dal momento del lancio meno dello 0,1% di chi si è iscritto a Google+ ha manifestato il desiderio di poter modificare il proprio nome. Tra questi, il 60% ha chiesto si poter aggiungere un nickname, il 20% di utilizzare esclusivamente uno pseudonimo senza mostrare le generalità reali, e il restante 20% è invece da attribuire ad aziende che inavvertitamente hanno cercato di inserire la propria ragione sociale, anziché affidarsi alle Pagine pensate appositamente per questo scopo.

Con l’obiettivo di soddisfare tutti, bigG comunica dunque che a partire dalla prossima settimana chiunque potrà scegliere di utilizzare un soprannome, il nome da nubile o scrivere il nome in un alfabeto diverso accanto a quello comune. Questi verranno poi visualizzati sul profilo e all’interno delle hovercard presenti su Google+. Per farlo, sarà sufficiente un click su “Modifica profilo” e poi su “Altre opzioni”. La modifica, va specificato, avrà effetto anche in tutti i servizi associati all’account Google.

Al fine di rendere la fruizione della piattaforma migliore, saranno anche aggiornate le norme che regolano l’apertura delle Pagine. Qualora lo staff di Google+ dovesse richiedere delucidazioni su una in particolare, gli utenti saranno chiamati a fornire quanto necessario affinché questa non venga eliminata, come ad esempio la scansione di un documento d’identità, articoli di giornale, link a siti o community ecc., per dimostrare di possederne tutti i diritti.

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