Google Glass, un'app per controllarli col pensiero

Con l'app gratuita MindRDR chiunque potrà utilizzare i Google Glass per scattare una fotografia e condividerla online semplicemente pensandoci.
Con l'app gratuita MindRDR chiunque potrà utilizzare i Google Glass per scattare una fotografia e condividerla online semplicemente pensandoci.

Una nuova app disponibile gratuitamente per i Google Glass permette di controllare il dispositivo solo col pensiero, nello specifico di scattare una fotografia e condividerla su Facebook o Twitter semplicemente utilizzando la forza della propria mente. L’app è denominata MindRDR, è sviluppata dallo studio This Place e funziona in abbinamento con il peculiare auricolare NeuroSky MindWave EEG, che ha un prezzo di 89 euro.

Ora che i Google Glass sono usciti al di fuori dei confini statunitensi sbarcando anche in Europa, c’è un maggior interesse attorno alle potenzialità del dispositivo e il numero di applicazioni è destinato ad aumentare. Questa nuova app di This Place giunge però con la particolare promessa di poter navigare attraverso l’interfaccia utente ed eseguire alcune azioni semplicemente pensandoci, una possibilità mai vista finora e certamente una delle più interessanti all’orizzonte. L’uso di MindRDR è attualmente limitato alla cattura e alla condivisione sui social delle fotografie, ma in futuro potrebbe avere altre applicazioni dato che il software è stato rilasciato gratuitamente proprio nella speranza che altri developer lo adattino per altri utilizzi.

MindRDR collega gli occhiali a realtà aumentata di Google con il biosensore EEG NeuroSky al fine di creare un loop di comunicazione. Questo secondo hardware è infatti in grado di monitorare le onde cerebrali, mentre l’app si occupa di tradurle così da sfruttarle per il controllo dei Glass. Nel momento in cui l’utente si concentra – dunque quando la sua mente emette onde cerebrali correlate alla capacità di messa a fuoco – l’applicazione scatta automaticamente una fotografia, mentre concentrandosi ancora di più lo strumento posta l’immagine sui social network.

La soluzione è ancora al primo stadio di sviluppo e per questo un po’ goffa, infatti probabilmente in pochi saranno felici di andare in giro con più dispositivi indossabili sulla testa, esattamente in questo modo:

Un utente utilizza i Google Glass con MindRDR

Un utente utilizza i Google Glass con MindRDR

Al di là dell’estetica, le possibilità di utilizzo di MindRDR sono infinite: ad esempio potrebbe esser sviluppata per aiutare le persone a concentrarsi meglio, oppure per giocare, per suggerire un bar dove prendere un caffè nel momento in cui l’auricolare capisce che l’utente è stanco, o ancora in ambito medico, ad esempio per quelle persone con problemi di mobilità. Il codice sorgente di MindRDR è infatti accessibile su GitHub nella speranza, da parte del team, che gli altri sviluppatori lo sfruttino per espanderne gli usi.

MindRDR apre però altre questioni sulla privacy, tanto che Google ha ufficialmente chiarito di non supportare l’app. Un portavoce ha infatti dichiarato alla BBC che i «Google Glass non sono in grado di leggere la tua mente. Questa particolare applicazione funziona attraverso un kit che si collega ai Glass; non abbiamo esaminato né approvato l’applicazione e quindi non sarà disponibile sull’app store dei Glass».

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