Google Glass Enterprise, specifiche e prime foto

Spuntano le prime fotografie e le specifiche della seconda generazione dei Google Glass Enterprise, i modelli per aziende degli occhiali smart di bigG.
Spuntano le prime fotografie e le specifiche della seconda generazione dei Google Glass Enterprise, i modelli per aziende degli occhiali smart di bigG.

Gli occhiali smart per la realtà aumentata Google Glass non hanno avuto quello che si potrebbe definire un “grande successo”, ma nel 2017 hanno avuto una seconda chance con la sua versione per aziende Enterprise Edition, le cui foto della seconda edizione sono trapelate in rete in queste ore.

Dalle prime immagini apparse sul web (che potete vedere qui sotto), i nuovi Google Glass Enterprise avrebbero specifiche potenziate e una porta USB-C; quest’ultimo il più grande cambiamento che si può notare esternamente.

La porta USB-C è stata aggiunta per permettere una ricarica più semplice e veloce degli occhiali intelligenti del colosso di Mountain View e va a sostituire il cavo per la ricarica magnetica che veniva utilizzato sulle altre versioni dei Google Glass. Una novità che ha decisamente senso, se si pensa che gli occhiali sono stati pensati per un utilizzo in azienda o in fabbrica, dove le possibilità di ricaricare un dispositivo velocemente è più importante rispetto all’estetica di un caricatore magnetico.

Come riporta 9to5google, la versione aggiornata presenta inoltre un SoC Snapdragon 710 con moduli LTE, Bluetooth 5.0, WiFi 802.11ac per la connettività. Stando alle prime foto anche la fotocamera sarà aggiornata, passando da un sensore da 8 megapixel del modello precedente ad un sensore da 32 megapixel con supporto ai video 4K a 30fps o a 1080p a 120fps.

Google potrebbe inoltre alzare anche la quantità di RAM a 3GB rispetto ai 2 del modello precedente. In altre parole, i nuovi Google Glass Enterprise avranno la stessa dotazione hardware di uno smartphone di fascia medio alta.

Proprio come l’imminente HoloLens 2 di Microsoft, è chiaro come Google si stia concentrando sul mercato business per la prossima generazione di tecnologie di realtà aumentata. Un processo evidentemente dettato dall’andamento di un mercato consumer che ha sempre espresso poco interesse per questi device.

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