Più inclusività, maggiore personalizzazione e intelligenza artificiale a supporto dell’esperienza utente. Questi sono i tre pilastri della nuova strategia di Google per rendere i suoi prodotti più accessibili a un pubblico sempre più diversificato, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità visive.
Google Chrome: le nuove funzioni
La rinnovata versione di Chrome per Android introduce una funzionalità attesa da tempo: la possibilità di ingrandire solamente il testo senza compromettere l’intero layout della pagina. Attraverso un comodo slider gli utenti possono ora regolare la dimensione dei caratteri e applicare questa impostazione a singole pagine o all’intera navigazione. Questo aggiornamento supera i limiti del tradizionale zoom, che spesso rendeva difficoltosa la fruizione dei contenuti e l’interazione con le pagine web.
Parallelamente, la tecnologia OCR (riconoscimento ottico dei caratteri) per desktop ha compiuto un significativo passo avanti. Il sistema è ora in grado di riconoscere automaticamente i PDF scansionati, trasformandoli in documenti navigabili. Gli utenti possono selezionare, copiare e cercare testo all’interno di questi documenti, rendendoli anche compatibili con i lettori di schermo.
Dopo una fase di test, questa funzionalità è finalmente disponibile per tutti gli utenti desktop, migliorando ulteriormente l’accessibilità e l’usabilità dei contenuti digitali.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale Gemini con TalkBack rappresenta una vera e propria rivoluzione per gli utenti ipovedenti. Il lettore di schermo per Android è ora in grado di riconoscere e descrivere in dettaglio le immagini visualizzate, offrendo un’interazione approfondita. Gli utenti possono chiedere specifiche su colori, materiali e altri elementi visivi presenti nell’immagine, garantendo così un’esperienza visiva completa e personalizzata.
A completare il quadro delle innovazioni, troviamo le Expressive Captions, sottotitoli in tempo reale potenziati dall’intelligenza artificiale. Questa tecnologia non si limita a trascrivere l’audio, ma cattura anche le sfumature emotive, come enfasi e tono della voce. Inoltre, è in grado di riconoscere suoni non verbali come fischi o colpi di tosse. Sebbene inizialmente disponibile solo in inglese per Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia, questa funzionalità è accessibile su Android 15 e versioni successive, promettendo di migliorare l’esperienza di comunicazione per un pubblico sempre più vasto.
Chrome è più comodo e più inclusivo
Con questi aggiornamenti, Google ribadisce il suo impegno verso un’esperienza digitale sempre più inclusiva. Grazie all’uso di tecnologie avanzate come l’OCR, TalkBack e le Expressive Captions, la tecnologia non solo abbatte barriere, ma crea anche nuove opportunità di accesso paritario all’informazione e alla comunicazione.
Il futuro dell’accessibilità digitale si prospetta sempre più orientato verso l’inclusività e l’innovazione, rendendo i prodotti di Google strumenti fondamentali per una società più equa e connessa.