Google, oltre Chromecast c'è di più

Google sarebbe al lavoro ormai da mesi su un set-top box equipaggiato con piattaforma Android, mostrato privatamente in occasione dell'evento CES 2013.
Google sarebbe al lavoro ormai da mesi su un set-top box equipaggiato con piattaforma Android, mostrato privatamente in occasione dell'evento CES 2013.

Il lancio di Chromecast (al momento limitato agli USA) potrebbe non essere la sola strategia messa in cantiere da parte di Google per conquistare il salotto degli utenti. Dopo il fallimentare progetto Nexus Q e la linea di device Google TV che fatica a trovare un buon riscontro, il gruppo di Mountain View sembra aver pensato a un ulteriore set-top box basato su Android, dal funzionamento più simile a quanto offerto da alternative come Apple TV o Roku.

A parlarne è la redazione del Wall Street Journal, che riporta di una dimostrazione privata andata in scena in occasione dell’evento CES 2013 di gennaio, curata direttamente da Andy Rubin, che di lì a poco avrebbe lasciato il propio incarico storico a Sundar Pichai. Le informazioni trapelate parlano di un device in grado di effettuare lo streaming dei contenuti video da YouTube, Google Play e Netflix, compatibile con il catalogo di giochi a disposizione su Android. Nelle scorse settimane si è parlato di una nuova piattaforma TV il fase di realizzazione presso i laboratori di bigG, con l’obiettivo di sfidare la concorrenza di Intel, Sony e Apple, ma al momento è impossibile affermare se il box di cui si parla oggi abbia qualcosa a che fare con l’indiscrezione.

Impossibile anche stabilire se il progetto rientri ancora tra quelli portati avanti dal gruppo o meno. Tutto va però a rafforzare l’idea che Google stia puntando sempre più sull’ambito relativo alla fruizione dei contenuti multimediali nell’ambiente domestico, sia tramite lo streaming su smartphone e tablet che sulla distribuzione di film, serie TV e musica mediante il pannello più grande dei televisori. Lo dimostra la recente presentazione di Chromecast, così come l’abbandono di Nexus Q che, nonostante un design ricercato, non è riuscito a garantire il raggiungimento degli standard qualitativi prefissati.

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