Google, sul Play Store un'app contro i gay

Un'app che mira a convertire le persone omosessuali è ancora presente nel negozio digitale di Google, gli utenti sono infuriati.
Un'app che mira a convertire le persone omosessuali è ancora presente nel negozio digitale di Google, gli utenti sono infuriati.

Google viene fortemente criticata dagli utenti per un’app, che promuove la terapia di conversione per le persone omosessuali, ancora presente sul Play Store. L’applicazione è stata rimossa da Amazon e da App Store il mese scorso, dopo gli sforzi dell’organizzazione per i diritti LGBT Truth Wins Out.

Il gruppo ha lanciato una petizione su Change.org giovedì scorso chiedendo a Google di rimuovere l’app dal proprio negozio online, secondo quanto dichiarato dal direttore di Truth Wins Out, Wayne Besen. La sua organizzazione aveva in precedenza inviato una lettera a Google chiedendo la rimozione dell’app, ma senza alcun risultato.

La petizione, che ha ricevuto decine di migliaia di firme, afferma che l’app “emargina e stigmatizza le persone LGBT” paragonando “l’omosessualità a una dipendenza”. L’app infatti istruisce coloro che desiderano una “guarigione dalle attrazioni dello stesso sesso” a “cercare un terapeuta cristiano che abbia una prospettiva di redenzione sull’omosessualità” e ad “astenersi dall’agire fisicamente, dall’impegnarsi nella fantasia sessuale, nella pornografia e nella masturbazione”.

Sono 17 i consigli che l’app propone per la “conversione”. Dice ai lettori di “fidarsi e obbedire”. Secondo l’applicazione, gli stili di vita omosessuali e lesbici si basano sull’idea della fiducia e sulla dipendenza reciproca, non il tipo di abbandono “giusto”, ovvero quello all’amore di Dio. L’allora presidente Barack Obama ha chiesto la fine della terapia di conversione per i minori nel 2015 e quattordici Stati hanno vietato il trattamento fino a oggi. New York è pronta a diventare il quindicesimo a vietare la pratica, ora che il legislatore statale ha approvato la legge per bandire la terapia di conversione (lo scorso martedì, per l’esattezza).

Besen ha chiesto perché Google non avesse ancora rimosso l’app, al contrario di Apple e Amazon.

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