Graph Search: primi test pubblicitari

Facebook sta testando i primi annunci su Graph Search, ma non sembrano legati alle proprie query. Intanto, emergono statistiche sulle preferenze.
Facebook sta testando i primi annunci su Graph Search, ma non sembrano legati alle proprie query. Intanto, emergono statistiche sulle preferenze.

Gli inserzionisti puntano molto al Graph Search per rendere remunerativa la pubblicità su Facebook. Prospettiva nota e ampiamente confermata anche da Mark Zuckerberg, ma i primi annunci comparsi sembrano molto conservativi: simili ai banner laterali, compaiono in basso nella risposta alla query e solo se i risultati occupano più di una pagina.

TechCrunch non è stato tenero nella sua recensione ai primi ads sullo speciale strumento di ricerca del social di Menlo Park, anche perché era tra i blog che aveva raccolto molti elementi, nelle scorse settimane, che facevano pensare ad annunci di tipo diverso. Invece Facebook ha scelto per il momento una linea di continuità:

Invece di annunci in tempo reale di marchi e aziende che si vedano prima dei loro concorrenti nel menù a discesa dei risultati, i primi annunci hanno solo un nuovo posizionamento. Per ora, sono apparsi solo a un piccolo sottoinsieme degli utenti che dispongono del Graph Search.

Il valore degli annunci cambia

Più che comprensibile che un test non mostri tutte le possibilità dello strumento. Certamente però vedere due o tre annunci sotto i risultati del tutto slegati dalla query quanto invece ancora legati al grafo sociale dell’utente non è una grande novità, se non estetica (si intuiscono già le maggiori dimensioni di questi annunci dentro un layout più generoso, quello del nuovo Feed delle Notizie).

Dal punto di vista del business, si tratta di una differenza sostanziale: se gli annunci sul Graph Search si baseranno sulle stesse tecniche di targeting (età, sesso, residenza, datore di lavoro, like, attività basata su post e visite recenti), avranno un certo valore; se invece gli annunci si arricchiranno di un targeting basato anche sull’analisi in tempo reale della query, ne avranno uno maggiore.

Per intendersi, un conto è l’annuncio di un dentista perché l’utente ha espresso un like a uno studio dentistico o scritto sulla timeline di avere bisogno di un dentista, un altro conto è un annuncio immediatamente dopo che un utente cerca “dentista nelle vicinanze” sul sito.

Sul Graph Search soprattutto foto di amici e ricerca di persone

Intanto, però, dalla Rete emergono le prime statistiche sulle preferenze del Graph Search di chi lo usa. Il social network, infatti, ha già registrato quali sono le richieste più diffuse degli utenti. Nessuna sorpresa particolare, considerando che le combinazioni tra le quattro aree – persone, foto, luoghi e interessi – sono infinite e la media premia le richieste più semplici, lasciando all’aneddotica (anche se non è escluso qualche fenomeno meme in futuro) le ricerche più originali come “ebrei che amano la pancetta” oppure “repubblicani che ascoltano l’hip hop”. Ecco la top ten delle query più ricercate sul Graph Search fino ad oggi:

  1. Foto di [X]
  2. Miei amici
  3. Persona che si chiama [X]
  4. Persona che si chiama [X] e che vive in [Y]
  5. Amici di [X]
  6. Foto di una persona [X]
  7. Foto dei miei amici
  8. Foto che mi sono piaciute
  9. Foto che sono piaciute a [X]
  10. Ristoranti vicini

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