Greenpeace: Apple alla guida delle rinnovabili

Apple conquista il podio di Greenpeace come azienda tecnologica dal più alto ricorso alle fonti energetiche rinnovabili: la classifica annuale.
Apple conquista il podio di Greenpeace come azienda tecnologica dal più alto ricorso alle fonti energetiche rinnovabili: la classifica annuale.

Apple guida il settore delle fonti rinnovabili fra le aziende tecnologiche. È quanto rileva Greenpeace nella nuova edizione del suo report verde, “Clicking Clean: A Guide to Building the Green Internet”. L’azienda di Cupertino si distingue dai competitor per l’impegno nella scelta delle energie rinnovabili, utilizzate per alimentare il 100% dei suoi data center.

Il cammino verso le rinnovabili di Apple si sta rivelando vincente: non solo la società ha raggiunto il 100% dei suoi data center, ma tutte le strutture e gli uffici sparsi per il globo segnano ben un 87% di fonti verdi. Un dato presto destinato ad aumentare, con la nascita dei nuovi progetti fotovoltaici in Cina. Greenpeace ha voluto riconoscere l’impegno dell’azienda, anche come guida per le altre realtà tecnologiche: la Mela, infatti, starebbe stimolando i competitor a fare altrettanto.

Il report di Greenpeace si concentra principalmente sull’universo del cloud, quindi delle migliaia di server necessari per ospitare sulla nuvola i contenuti dell’utente. Apple raggiunge la prima posizione con il 100% di energia rinnovabile, seguita da Yahoo, Facebook e Google con rispettivamente 73, 49 e 46 punti percentuali. Amazon, invece, segna il 23%: un fatto che ha spinto la realtà ambientalista a dedicare maggiori sforzi per le fonti d’energia amiche dell’ambiente.

Punteggio Apple sulle rinnovabili

Punteggio Apple sulle rinnovabili

Apple continua a mantenere la guida nell’alimentare la rete con energia rinnovabile, mentre prosegue nella sua rapida espansione. Tutte i tre nuovi data center annunciato lo scorso anno saranno alimentati da energia rinnovabile.

Lo scorso mese l’azienda californiana ha pubblicato il suo report ambientale, da cui si è appreso non solo il progetto energetico, ma anche un’attenzione alle emissioni nocive e alla salute delle foreste. E proprio in merito a boschi e alberi, proprio ieri è giunta notizia di una collaborazione con il WWF per la tutela di alcune aree boschive in Cina, sia per compensare le emissioni che per ottenere carta e derivati del legno pienamente sostenibili.

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