iAd: Apple aumenta i compensi per gli sviluppatori

Il compenso per gli sviluppatori iOS appartenenti al network iAd cresce fino al 70% del totale degli investimenti pubblicitari.
Il compenso per gli sviluppatori iOS appartenenti al network iAd cresce fino al 70% del totale degli investimenti pubblicitari.

Buone notizie per gli sviluppatori che sfruttano il network iAd per la visualizzazione delle inserzioni pubblicitarie all’interno delle proprie applicazioni. Apple, con un intervento ufficiale, ha annunciato che il compenso per chi si occupa della realizzazione dei software crescerà dal 60% al 70%. Una mossa finalizzata a stimolare programmatori e software house, con l’obiettivo di mantenere la leadership nel settore della app per dispositivi mobile.

La modifica ai termini dell’accordo ha effetto immediato, quindi fin da questi primi giorni di aprile chi realizza app per iPhone, iPad o iPod touch sfruttando l’advertising di iAd riceverà un 10% in più dalla società di Cupertino.

Aggiornamento ai termini contrattuali con gli sviluppatori per l’advertising. Abbiamo apportato le seguenti variazioni nei termini dell’accordo per l’utilizzo del network iAd, che entrano in vigore con effetto immediato: la parte di compenso destinata agli sviluppatori è ora del 70%.

Lanciato nel 2010, il programma iAd è cresciuto fino a oggi ma non senza difficoltà, tanto che già nel mese di febbraio si è parlato di alcune novità studiate proprio con lo scopo di potenziarne l’efficacia e attirare un numero sempre maggiore di sviluppatori.

Inizialmente Apple chiedeva agli inserzionisti un investimento minimo pari a un milione di dollari per poter visualizzare le pubblicità sul display dei dispositivi iOS. Una cifra dimezzata nel febbraio 2011, quando la quota per entrare a far parte del programma fu portata a 500.000 dollari, per diminuire ancora in modo sensibile fino a 300.000 e oggi 100.000 dollari. Per garantire un futuro alla propria iniziativa, dunque, la società di Cupertino è stata costretta ad andare incontro ad entrambe le parti in gioco: sviluppatori da una parte e inserzionisti dall’altra.

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