iBooks Author, Apple fugge da EPUB?

Nuove polemiche su iBooks Author: Apple avrebbe deliberatamente ucciso EPUB in favore di un formato proprietario.
Nuove polemiche su iBooks Author: Apple avrebbe deliberatamente ucciso EPUB in favore di un formato proprietario.

iBooks Author, e le altre proposte della rivoluzione digitale dei libri di testo in salsa Mela, ha catalizzato le attenzioni del pubblico nell’ultima settimana. Scrivere e commercializzare libri ora è facile quanto creare una semplice presentazione, ma non mancano di certo le polemiche. Dopo le critiche alla vendita obbligata su iBookstore, a essere contestato è oggi il formato dei libri.

Per molto tempo è sembrato che Apple stimolasse – oltre ai formati proprietari – anche quello universale EPUB per i libri digitali, considerato come la prima versione di iBooks sia stata progettata attorno a questo standard. Proprio in occasione dell’appena trascorso keynote, inoltre, molti i rumor ad indicare in EPUB la scelta di preferenza di Cupertino, indiscrezione però smentita dai fatti: iBooks Author genera eBook esclusivamente proprietari.

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Una scelta strategica che non è passata di certo inosservata, tanto che fonti autorevoli come ZDNet addirittura parlano di deliberato “sabotaggio“. Il giornalista Ed Bott sospetta che questo sia l’ennesimo tentativo della Mela, così come tanti se ne sono verificati nella sua storia, di imporre uno standard dalle caratteristiche proprietarie per ottenere un vantaggio concorrenziale sugli altri player del mercato, soffocandoli nel business.

Per altri, invece, la scelta di Apple risponderebbe solo a logiche di protezione della nuova creatura iBooks Author. L’environment digitale di Cupertino continuerà a supportare e fornire contenuti in EPUB, la limitazione sembra concentrarsi solo su quei prodotti che verranno generati tramite la suite presentata lo scorso giovedì. In altre parole, la Mela starebbe salvaguardando un investimento: ha creato un software ricco di funzionalità che ha deciso di distribuire in modo gratuito e spera di compensare dalla vendita di libri che, proprio per questo motivo, sono stati blindati al walled garden di Cupertino. Una strategia forse giustificata che, tuttavia, dalla rigorosità dell’EULA e dell’adozione dei formati rischia di sfociare nel grottesco.

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