Il matrimonio Google/DoubleClick s'ha da fare

Dopo circa quattro mesi di indagini, giunge da Bruxelles il via libera alla fusione tra Google e DoubleClick. La Commissione Europea non ha ravvisato violazioni delle leggi antitrust, ma lancia un serio monito sulla privacy. L'integrazione avrà ora inizio
Dopo circa quattro mesi di indagini, giunge da Bruxelles il via libera alla fusione tra Google e DoubleClick. La Commissione Europea non ha ravvisato violazioni delle leggi antitrust, ma lancia un serio monito sulla privacy. L'integrazione avrà ora inizio

«Valutato il Regolamento sulle Fusioni della UE, la Commissione Europea ha approvato la proposta di acquisizione della società per l’advertising online DoubleClick da parte di Google». È bianca la tanto attesa fumata da Bruxelles che, dopo alcuni mesi di indagine, consente a Mountain View di procedere all’acquisizione della agognata DoubleClick. La notizia era già nell’aria da qualche giorno, ma solo nella giornata di ieri ha trovato la sua conferma ufficiale con il comunicato della Commissione Europea.

Secondo la massima istituzione del vecchio continente, la fusione con la società di pubblicità online non comporterà alcun effetto negativo né sui consumatori né tanto meno sulla concorrenza nell’area dell’Euro. Durante lo scorso novembre, la Commissione Europea aveva avviato una meticolosa indagine per ravvisare possibili violazioni delle leggi e dei regolamenti antitrust comunitari. «Attraverso una indagine approfondita, la Commissione ha rilevato come Google e DoubleClick non fossero in diretta concorrenza con le loro attività e non potessero quindi essere considerati come competitor. Anche se DoubleClick diventasse un concorrente vero e proprio nell’intermediazione online, sussisterebbero margini sufficienti per la concorrenza anche dopo la fusione» si legge nel comunicato.

Nell’approvare l’acquisizione di DoubleClick da parte di Google, la Commissione Europea risponde anche ai numerosi rilievi sollevati sul fronte della privacy. Secondo i detrattori della fusione, infatti, l’unione dei database di DoubleClick e di Mountain View porterebbe nelle mani di un unico soggetto una mole smisurata di informazioni e dati personali. Al termine del proprio comunicato, la Commissione ricorda ai soggetti coinvolti gli obblighi previsti dagli stati membri in tema di privacy, distinguendo chiaramente gli aspetti normati dal Regolamento sulle Fusioni della UE da quelli irrinunciabili della protezione dei dati personali di ogni singolo cittadino europeo. Un chiaro monito nei confronti di Mountain View.

Attraverso il blog ufficiale di Google, l’amministratore delegato Eric Schmidt ha ufficializzato la completa acquisizione di DoubleClick a poche ore dalla diffusione del comunicato della Commissione Europea. «Poiché abbiamo dovuto attendere per l’approvazione della nostra acquisizione, abbiamo subito alcune limitazioni dalla legge che ci hanno impedito di elaborare un piano dettagliato di integrazione per il futuro prossimo. Quel lavoro inizierà da subito. Benché non vi sia ancora alcun piano da annunciare oggi, vi comunicheremo costantemente i passi in avanti nell’opera di integrazione delle due società» scrive Schmidt sul blog. Nonostante non esista ancora un piano operativo completo, risulta evidente come le tecnologie del display advertising possedute da DoubleClick andranno ad integrare il sistema di pubblicità online di Google. La riorganizzazione della società appena acquisita potrebbe passare, inoltre, per un sensibile ridimensionamento delle risorse umane, con alcuni tagli sui 1.500 dipendenti di DoubleClick.

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