Instagram e censura: questione di capezzoli

Un account Instagram mette a dura prova la policy della piattaforma: come riconoscere un capezzolo maschile da uno femminile per limitarne la condivisione?
Un account Instagram mette a dura prova la policy della piattaforma: come riconoscere un capezzolo maschile da uno femminile per limitarne la condivisione?

People of quality do not fear equality. ???

A photo posted by Genderless Nipples (@genderless_nipples) on

Sapreste dire se l’immagine qui sopra è di un capezzolo maschile o femminile? E quella allegata poco più sotto nell’articolo? In entrambi i casi, si tratta di fotografie condivise su Instagram dall’account Genderless Nipples, per focalizzare l’attenzione su un elemento della policy ritenuto inutilmente discriminante.

Gli uomini sono autorizzati a mostrare i loro capezzoli, le donne ricevono un ban. Supportiamo tutti i generi! Cambiamo questa policy!

Come ben noto, Instagram appartiene a Facebook e per il social network di Mark Zuckerberg vige la stessa regola: nessun problema nel pubblicare fotografie di uomini a petto nudo, ma un seno femminile è inevitabilmente destinato a incontrare la censura, portando all’eliminazione del contenuto e talvolta al blocco del profilo. Per non parlare delle parti intime, che anche quando vengono raffigurate all’interno di un’opera d’arte non sono benvenute sulle bacheche della piattaforma. Celebri i casi del Cupido (“Amor vincit omnia”) di Caravaggio e de “L’origine del mondo” di Courbet.

Why would anyone be offended by their own anatomy? ⭐️

A photo posted by Genderless Nipples (@genderless_nipples) on

L’idea di dar vita al profilo Genderless Nipples è di un trio: Morgan-Lee Wagner, Evelyne Wyss e Marco Russo. Un progetto che ha preso vita nel corso della campagna elettorale per le presidenziali USA, come spiegato dai suoi stessi autori.

Durante quel periodo sono state dette molte cose orribili da parte dei candidati e dei loro sostenitori, a proposito delle donne e della parità di genere, così abbiamo deciso di fare qualcosa in merito. Quale modo migliore per iniziare a diffondere un messaggio di uguaglianza che prendendo di mira le regole dei social network?

La trovata va a scardinare un criterio di valutazione delle immagini da sottoporre a censura quantomeno discutibile: un capezzolo, di per sé, è un capezzolo. Diventa però elemento decisivo per imporre la rimozione di un contenuto quando la fotografia che lo ritrae include anche il resto del corpo, così da consentire di associare il dettaglio ad un determinato genere, stabilendo se si tratta di un uomo o di una donna. Paradossalmente, un corpo immortalato senza quello stesso dettaglio non vìola in alcun modo la policy della piattaforma.

La mannaia della censura, in ogni caso, è già calata. Ha colpito una delle immagini condivise, anche se il team di Genderless Nipples dichiara che Instagram ha preso la più classica delle cantonate, andando a eliminare la foto relativa ad un capezzolo maschile.

Instagram, nemmeno tu riesci a distinguere tra capezzoli maschili e femminili. Chi potrebbe? Dunque, perché bannare quelli femminili se sono tanto simili?

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