Instagram selfie: Mini guida al social autoscatto

Ho letto parecchio sulla fenomenologia dei selfie che spopolano sì su qualunque social network permetta di pubblicare immagini ma che hanno trovato in Instagram il principale trampolino di lancio. Celebrity a parte, che a buon titolo raccolgono schiere di follower ansiosi di vedere i loro autoscatti che li ritraggono nella vita quotidiana, per quanto riguarda tutti gli altri mi sono fatto un’idea ben precisa:

– C’è chi se li fa per registrare la propria presenza ad un particolare evento o per raccontare sporadicamente qualcosa di sé (come per esempio il giorno del compleanno); generalmente ritroviamo questo genere d’utilizzo negli utenti over trenta o sù di lì.

– C’è chi se li fa perché non sa cos’altro fotografare; ed è il caso dei teenager.

Mi ripeterò ma sostengo fermamente che anche se non ambisci a diventare il fotografo dell’anno su Instagram, per avere un certo seguito il principio fondamentale è quello di avere un chiaro progetto fotografico. Poi uno potrà dirmi “a me non me ne frega niente di essere seguito mi faccio i selfie perché mi piace così”… benissimo! Tanto rispetto e continua così.

In ogni caso che tu li faccia perché non sai cos’altro fotografare o al contrario perché hai ben chiaro cosa vuoi comunicare, almeno impara a farli bene, dico io. Quindi senza la pretesa di avere il verbo veritas o di essere esaustivo nella trattazione dell’argomento, proporrò una manciata di consigli affinché il nostro social autoscatto risulti più interessante:

1. Impariamo da chi se li fa di mestiere. Ho avuto la fortuna di conoscere di persona Paola Turani, fotomodella di professione, brava iPhoneografa e con discreto seguito su Instagram. Durante un instameet mi ha fatto giustamente notare che “i selfie vengono meglio se usi la front camera”. L’uovo di Colombo. Ma io non l’avevo mai tenuta in considerazione perché ero rimasto al fatto che la camera frontale non avesse sufficiente risoluzione per realizzare uno scatto di qualità e continuavo ad usare la fotocamera posteriore diventando matto a scattare decine di foto per realizzarne una decente (si veda mio selfie nella galleria a centro pagina). Ora con l’iPhone 5S non corro di questi rischi ma in generale se devi postare il selfie su Instagram che ospita immagini di dimensioni 640×640 pixel (non serve a niente caricare foto di dimensioni superiori tanto vengono riscalate) ti basta che la tua front camera sia dotata di un sensore da un paio di mega pixel. Il consiglio in generale è comunque quello di seguire i profili degli utenti, spesso donne professioniste della moda, molto bravi a ritrarsi con lo smartphone e copiare da loro.

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2. Se il selfie è fine a sé stesso, cioè non avete necessità di scattarlo in un luogo particolare per documentare la vostra presenza ad un evento, tanto vale che scegliate una bella location. Per esempio un consiglio potrebbe essere quello di giocare con le opere d’arte e scattarsi un #artselfie, idea lanciata dal curatore Brian Droitcour.

3. Il selfie è una foto scattata con lo smartphone e come tale deve essere trattata. Quindi occhio alla composizione fotografica e lavoriamo pure di editing per migliorarne le imperfezioni o per renderla più interessante… insomma, basta seguire i nostri consigli di mobile photography.

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