Intel Core M: l'alba dei 14 nanometri

Intel Core M è il primo della serie realizzata con inedito processo produttivo a 14 nanometri, dedicata espressamente al mondo di tablet e convertibili.
Intel Core M è il primo della serie realizzata con inedito processo produttivo a 14 nanometri, dedicata espressamente al mondo di tablet e convertibili.

Con il lancio di Core M, Intel rinnova la propria strategia nel mondo dei microprocessori e delle soluzioni integrate per il mondo mobile. Si tratta della prima famiglia di CPU realizzata in un form factor accattivante per i dispositivi 2-in-1 e per i tablet, rendendo possibile design ultra sottili e con raffreddamento passivo, quindi privi di ventola e assolutamente silenziosi.

Intel Core M, pur impiegando per la prima volta il processo produttivo a 14 nanometri, appartiene ancora alla quarta generazione, con i primi dispositivi che arriveranno sul mercato italiano a partire dalle festività natalizie 2014. Per attendere la 5a generazione di processori Intel Core – i3, i5 e i7 – invece bisognerà aspettare l’anno prossimo.

Core M è, di fatto, il passo finale nel percorso iniziato da Intel circa quattro anni fa con la serie Core, volto a soddisfare i requisiti degli utenti mobile. Se fino adesso si erano viste CPU ottimizzate negli ingombri e nei consumi, con Core M finalmente si dispone di una serie appositamente progettata per tutto quello che è mobile computing.

Intel Core M: i pilastri portanti

Ma quali sono i pilastri portanti di Core M, in grado di renderlo una piccola rivoluzione per i tablet e i dispositivi convertibili? Si parte dal Packaging BGA avanzato, che passa dai 960 mm2 tipici di un Core di 4a generazione ai 495 mm2 di un nuovissimo Core M (più piccolo del 50%). Cala drasticamente l’ingombro per facilitare la realizzazione di dispositivi sottilissimi, ma al tempo stesso diminuiscono in misura più drastica anche i consumi.

Non solo si passa dai 18 W (Core 4th Gen. a basso consumo) a soli 4,5 W (Thermal Design Power inferiore del 60%), ma un Core M funziona anche senza ventola, il che si traduce in un ingombro ancora più ridotto e in una gradevolissima silenziosità operativa per l’utente finale. Intel ha lavora anche sulle performance, puntando in particolare sul comparto grafico integrato, uno dei talloni d’Achille delle generazioni precedenti. Il guadagno di performance è promettente, con una potenza di elaborazione sino al 40% superiore rispetto a un paragonabile precedente processore Intel Core di quarta generazione. Come abbiamo potuto verificare nella nostra prova in anteprima con un sistema Lenovo Thinkpad Helix, i miglioramenti più significativi si notano nella grafica 3D, con immagini più fluide e realistiche nei più recenti videogiochi 3D, ma soprattutto nella conversione video e nell’applicazione di filtri fotografici. Meno rilevante, ma comunque apprezzabile, è il guadagno di performance in tutto quello che è produttività personale.

Un aspetto che non abbiamo potuto rilevare nella nostra breve prova in anteprima durante l’evento di lancio, è l’autonomia operativa. Già nel 2013, con la 4a generazione di processori Core, c’era stato un netto miglioramento a livello di durata della batteria rispetto alla precedente serie. Ora con Core M e la riduzione del consumo della relativa piattaforma, si innalza ulteriormente l’autonomia: sino al 20% in più, un guadagno stimato in poco meno di due ore di lavoro supplementari. Il dato è eclatante se ci si riverisce a un tipico computer portatile di quattro anni fa, con la durata della batteria che, di fatto, raddoppia.

Le versioni

Il processore Intel Core M sarà disponibile in molteplici versioni: Core M-5Y10/5Y10a fino a 2 GHz e Core M-5Y70 fino a 2,6 GHz. Il processore Core M-5Y70 è quello dalle prestazioni più elevate e sarà disponibile anche con tecnologia Intel vPro per dispositivi 2-in-1 aziendali con caratteristiche di sicurezza integrate che contribuiscono a proteggere i dati, le identità degli utenti e l’accesso alla rete.

Ulteriori caratteristiche della piattaforma Intel Core M includono supporto per audio di alta qualità, Intel Wireless Display 5.0 e Wi-Fi Intel 802.11ac di seconda generazione; l’evoluzione della piattaforma includerà il supporto di docking wireless con docking WiGig di Intel. Questo è un aspetto che rischia di passare in secondo piano nella complessa strategia Intel: l’obiettivo è arrivare a un mobile computing in cui la trasmissione dei dati e del segnale video, la connettività di rete e la ricarica dei dispositivi sia assolutamente senza cavi. Ma non solo, Intel sta lavorando con i propri partner (come Creative Labs) per rendere ancora più intuitivi l’accesso e la gestione dei device, con un’interfaccia naturale in cui la voce e le gesture rivestono un ruolo chiave, rendendo obsoleta o quasi la tradizionale password alfanumerica.

Un ruolo di primo piano lo rivestirà l’innovativa videocamera 3D Intel RealSense, di cui abbiamo visto un prototipo: tramite una doppia lente promette un’analisi più precisa del contesto tramite una scansione stereoscopica, oltre a una maggiore profondità di campo e a un gestione più efficace negli effetti applicati in tempo reale a foto e video acquisiti.

I prodotti

Al momento ci sono già oltre 20 prodotti basati su processori Intel Core M in fase di sviluppo da parte degli OEM, con i primi sistemi che saranno disponibili negli scaffali dei negozi per la stagione natalizia con una varietà di dimensioni, stili e fasce di prezzo. I prodotti più attesi sono il notebook 2-in-1 Acer Aspire Switch 12 con schermo Full HD da 12,5″ e sostegno con tastiera magnetica, l’Ultrabook Zenbook UX305 e il convertibile Transformer Book T300FA di Asus, Latitude 13 serie 7000 che rappresenterà il primo dispositivo 2-in-1 commerciale di Dell, due nuovi PC staccabili Envy x2 di HP, infine l’elegante e potente Lenovo Thinkpad Helix di cui abbiamo assaggiato le potenzialità durante il lancio della famiglia Intel Core M.

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