iPhone 2020: chip 5 nanometri, modem Qualcomm X55

Gli iPhone che Apple lancerà nel 2020 vedranno un chip A14 con litografia a 5 nanometri, mentre il modem 5G sarà l'X55 prodotto da Qualcomm.
Gli iPhone che Apple lancerà nel 2020 vedranno un chip A14 con litografia a 5 nanometri, mentre il modem 5G sarà l'X55 prodotto da Qualcomm.

Manca praticamente un anno all’arrivo sul mercato dell’edizione 2020 degli iPhone di Apple, eppure le indiscrezioni già si susseguono a ritmo molto serrato. Oggi è il turno dei processori e dei modem che saranno impiegati per i nuovi device: secondo quanto reso noto da Nikkei Asian Review, il gruppo di Cupertino impiegherà un processore da 5 nanometri e un modem Qualcomm X55, per il supporto alle reti 5G.

Secondo quanto riferito dalla testata asiatica, Apple avrebbe in programma tre smartphone per il prossimo anno: uno da 5.4 pollici, un’edizione da 6.1 e un phablet da 6.7 pollici. Date le diagonali diverse rispetto all’attuale generazione degli iPhone 11, è possibile che il gruppo di Cupertino stia progettando importanti cambiamenti di design, ad esempio adottando un top notch meno ingombrante.

Tutti i dispositivi saranno compatibili con le reti 5G e, secondo quanto rivelato dalla pubblicazione asiatica, il modem prescelto sarebbe l’X55 di Qualcomm. Sulle caratteristiche di questo chip non è emerso molto, ma pare che possa offrire velocità di picco pari a 7 Gbit/s in download e 3 Gbit/s in upload. Rispetto alla più nota famiglia degli X50, il modem potrebbe assicurare un consumo energetico migliore, garantendo una buona durata delle batterie.

Non è però tutto, poiché giungono dettagli anche sul processore principale che andrà a sostituire gli attuali A13. Secondo fonti vicine all’azienda, Apple e TSMC sarebbero pronte a inaugurare la produzione di un chip A14 con litografia da ben 5 nanometri, rispetto agli A12 e gli A13 da 7 nanometri. Questa ulteriore miniaturizzazione permetterà ad Apple di approfittare di una potenza decisamente maggiore rispetto ai predecessori, nonché di consumi energetici ridottissimi anche per applicazioni estremamente intensive. Ancora, pare non vi saranno fornitori terzi oltre a TSMC, a cui Cupertino è ormai legata da diversi anni.

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