ISS, Russia indaga sul foro rinvenuto sulla Soyuz

Due astronauti si sono cimentati in una "passeggiata spaziale" sulla ISS per indagare sul foro della navicella Soyuz.
Due astronauti si sono cimentati in una "passeggiata spaziale" sulla ISS per indagare sul foro della navicella Soyuz.

Sono nelle scorse ore stati prelevati dei campioni di materiale attorno al foro individuato in una navicella ormeggiata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), subito oggetto di voci sinistre e teorie cospirative. L’agenzia spaziale Roscosmos ha affermato che l’obiettivo è quello di scoprire se il “piccolo ma pericoloso” buco sia stato creato sulla Terra o nello Spazio.

La cavità è stata scoperta il 30 agosto scorso, in seguito a una perdita d’aria (due mesi dopo l’ultimo viaggio del velivolo). Le indiscrezioni secondo cui il buco potrebbe essere opera di un sabotatore hanno iniziato a diffondersi dopo che il capo di Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha escluso errori di fabbricazione e non la possibilità di “interferenze internazionali nello Spazio”. Una teoria riportata dai media russi, infatti, è che gli astronauti statunitensi abbiano deliberatamente creato il foro per far rimpatriare un collega malato.

Dopo una “passeggiata spaziale” di ben sei ore, gli astronauti Oleg Kononenko e Sergei Prokopyev sono riusciti a prelevare dalla navicella Soyuz, che viene utilizzata per traghettare gli astronauti da e verso la ISS, un campione da analizzare. I due sono usciti nello Spazio aperto, coltello alla mano, per effettuare il prelievo. Quando il buco era stato scoperto, a fine estate, alcuni sensori della Stazione Spaziale Internazionale avevano rilevato una depressurizzazione: subito si era pensato a un minuscolo meteorite (il forellino è di 2 mm), ma poi ci si accorse che era stato fatto da un trapano. Probabilmente se ne saprà di più, sulla natura della cavità, una volta che i campioni saranno stati analizzati in laboratorio.

Gli astronauti hanno anche scattato fotografie e registrato video; la “passeggiata” è stata la quarta per Kononenko e la seconda per Prokopyev. Rogozin, su Twitter, ha definito la missione “senza precedenti” e Roscosmos ha affermato che “entrerà nella storia dell’esplorazione spaziale”.

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