Kodachrome ritirata dal commercio: è la fine di un'era

Il progresso tecnologico porta con sé innovazione, miniaturizzazione delle componenti e degli strumenti di lavoro, velocità nell’esecuzione delle operazioni. Ma è davvero tutto oro quel che luccica? Oppure la sfrenata corsa all’HiTech rischia di lasciare dietro di sé vittime illustri?

Sembra questo il caso della Kodachrome, la storica pellicola fotografica di Kodak che, in seguito ad una drastica riduzione nelle richieste registrata negli ultimi anni, conseguente alla massiccia commercializzazione di macchine digitali, verrà ritirata dal mercato a partire dal prossimo autunno.

Tutti i più grandi fotografi della storia l’hanno usata per immortalare le loro immagini.

Persino Steve McCurry, che nel 1985 fotografò la bambina afghana con gli occhi verdi, oggi simbolo del magazine National Geographic, per tutta la sua carriera si è affidato alla fedele Kodachrome.

La scelta di porre fine all’esistenza di un prodotto tanto longevo, lanciato addirittura nel 1935, è spiegata in modo sintetico ma fortemente esplicativo dalle poche parole rilasciate in merito da Mary Jane Hellyar, direttore generale uscente della divisione di film e intrattenimento di Kodak:

Nessuno richiede più le nostre pellicole. Anche i fotografi professionisti si sono ormai affidati al digitale. La Kodachrome, ad oggi, non rappresenta nemmeno l’1% dei nostri profitti e non c’è più alcuna ragione per continuare a produrne.

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