Le otto startup di TechCrunch

Rese note le otto finaliste che si contenderanno il premio TechCrunch Italy. Tra i temi: medicina, istruzione, mappe, business, sport, e-commerce.
Rese note le otto finaliste che si contenderanno il premio TechCrunch Italy. Tra i temi: medicina, istruzione, mappe, business, sport, e-commerce.

C’è chi organizza eventi sportivi e chi offre una piattaforma di customer service, chi crede nella tele-medicina e chi fa e-commerce per gli amanti degli animali. Sono le otto startup finaliste di TechCrunch Italy, selezionate tra le 200 candidature, che si contenderanno il premio di 50 mila euro all’attesa due giorni al MAXXI di Roma.

Chi sarà il vincitore? Lo si potrà scoprire soltanto venerdì 27 settembre alle 18.30, durante la cerimonia di chiusura dell’evento dedicato al digitale e alle startup organizzato dalla famosa testata e da Populis. Evento di grande rilevanza per tutto il settore, con un programma di alto livello che comprende, tra le tante cose, anche i pitch coi quali ciascuno di questi progetti cercherà di convincere la giuria, composta da Paolo Barberis (Fondatore di Dada e Nana Bianca) Roberto Bonanzinga (Balderton), Fausto Boni (360 Capital), Mike Butcher (TechCrunch), Max Ciociola (MusixMatch), Luca De Biase (Nòva 24 – Agenzia Digitale), Mauro del Rio (Buongiorno!), Riccardo Donadon (H-Farm), Lorenzo Franchini (Italian Angels For Growth), Massimiliano Magrini (United Ventures), Marco Marinucci (Mind The Bridge), Salvo Mizzi (Working Capital), Mauro Pretolani (TLCom) e Massimo Sideri del Corriere della Sera.

Luca Ascani, co-founder di Populis, è convinto saranno presentazioni da non perdersi:

Siamo convinti che da questa edizione potrebbe uscire la prossima big idea in grado di trascendere i confini nazionali. Le aziende digitali italiane dovrebbero porsi fin da subito un obiettivo, che in alcuni casi resta il limite principale dell’imprenditoria del nostro Paese: pensare in grande e concepire un progetto su scala internazionale fin dal primo giorno. Un tale tipo di approccio è fondamentale per non soccombere ai tempi di Internet e il nostro scopo è proprio quello di offrire questo tipo di visione alle aziende emergenti che operano nel digitale, attraverso l’incontro con alcune tra le più affermate tech stars mondiali.

Le startup finaliste

I progetti arrivati in finale hanno superato l’ultima preselezione dell’advisory board di TechCrunch. Sono tutte realtà italiane, decisamente promettenti:

  • Aenduo
  • La startup si occupa di telemedicina, con l’obiettivo di aiutare le strutture sanitarie a gestire su larga scala i dati biomedici dei propri pazienti riducendo costi ed aumentando l’efficacia di cura.

  • Bauzaar
  • Una piattaforma di e-commerce specializzata nella vendita di cibo di alta qualità per i migliori amici a 4 zampe.

  • Bemyeye
  • Il controllo dell’esercizio commerciale crowdsourcing: un’app, uno smartphone, l’occhio di una persona che va, controlla, e invia. E guadagna.

  • Fluentify.com
  • L’applicazione permette di colloquiare con madrelingua selezionati per migliorare il proprio inglese.

  • GiPStech
  • Come localizzare un oggetto dove il Gps non copre? Bastano uno smartphone e un software. Al resto pensano le mappe digitali.

  • Pathflow
  • Studia i comportamenti dei consumatori nei negozi e ne trae dati utili per migliorare il servizio.

  • Sportboom
  • Servizio web-based per cercare e acquistare offerte per attività sportive da fare anche con il proprio gruppo di amici.

  • Vivocha
  • Una piattaforma di comunicazione azienda-cliente che ha tutto: VoIP, video, chat, condivisione di documenti e moduli.

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