I Mac sbarcano in IBM

Prosegue la collaborazione tra Apple e IBM: dopo lo sviluppo delle applicazioni MobileFirst, i dipendenti potranno ottenere un Mac per l'ufficio.
Prosegue la collaborazione tra Apple e IBM: dopo lo sviluppo delle applicazioni MobileFirst, i dipendenti potranno ottenere un Mac per l'ufficio.

Continua la proficua collaborazione tra Apple e IBM, a seguito dell’avvio lo scorso anno di un progetto congiunto per la realizzazione di app ed environment digitali dedicati al business. La partnership si allarga con un’iniziativa che pochi anni fa sarebbe stata giudicata quantomeno insolita: per i dipendenti di IBM arrivano infatti i Mac. Una piccola rivoluzione, che non fa altro che rafforzare i rapporti fra le due aziende.

Da ieri, i dipendenti IBM potranno scegliere tra un MacBook Pro, un MacBook Air oppure un comune laptop Windows nel momento di richiedere un aggiornamento delle loro workstation, oppure una nuova postazione lavorativa. I Mac in questione verranno distribuiti con già tutto il software necessario a IBM precaricato, tra cui un accesso VPN e strumenti di sicurezza.

All’interno di IBM trovano spazio già 15.000 Mac, così come riporta AppleInsider, scelti per il programma “bring your own device” iniziato qualche anno fa. I dipendenti, infatti, possono scegliere se utilizzare il computer fornito dall’azienda o la piattaforma di loro preferenza, portando da casa il proprio computer, ovviamente dopo tutte le verifiche di sicurezza del caso. Ora la società mira ad arrivare a ben 50.000 esemplari entro la fine del 2015: così facendo, IBM diventerà la compagnia con la più alta penetrazione di Mac nel mondo, fatta ovviamente eccezione per Cupertino.

Come già ricordato, dallo scorso anno Apple e IBM collaborano attivamente sul mondo business, con la creazione di applicazioni per iOS per l’universo della produttività, all’interno dell’iniziativa MobileFirst. Il progetto mira a creare degli strumenti che siano immediati e utili all’interno delle aziende, gestibili direttamente dal personale tecnico, con il supporto sia di IBM che di Apple, tramite una sezione speciale di Apple Care. L’obiettivo pare sia quello di raggiungere le 100 applicazioni, non distribuite tramite i comuni canali di App Store, entro la fine del prossimo anno, sebbene una data precisa non sia stata fissata.

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