Mediaset denuncia RCS per i video del Grande Fratello

Il Tribunale di Milano, con un’ordinanza datata 2 marzo 2009, ha stabilito che i contenuti televisivi trasmessi da Mediaset, sulle proprie reti, non possono essere resi disponibili per la visione in streaming su altri siti Internet che non siano quello ufficiale dell’azienda a cui fa capo Fedele Confalonieri.

La sentenza arriva in seguito alla denuncia mossa nei confronti del gruppo RCS, colpevole di aver pubblicato su alcuni dei suoi portali (soprattutto Corriere.it) alcuni spezzoni dell’edizione in corso del Grande Fratello, uno dei reality show più seguiti della nostra TV.

Non è bastato dunque appellarsi al diritto di cronaca per porre sui propri server le immagini degli inquilini della casa più spiata d’Italia.

Già in passato Mediaset si era dimostrata poco permissiva nei confronti di chi è intenzionato a proporre la riproduzione online dei propri contenuti.

Anche YouTube, il più cliccato servizio di video sharing al mondo, nel luglio scorso si è visto citare in giudizio per lo stesso motivo, con un risarcimento richiesto (e mai pagato) di ben 500 milioni di euro.

Resta da capire se tale atteggiamento giovi concretamente alla salute di Mediaset e dei suoi interessi.

È infatti innegabile che la diffusione dei suoi programmi su altre testate e siti, seppur in maniera frammentata, ha fino ad oggi contribuito, almeno in parte, al loro successo.

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