Microsoft fa cerchio attorno a Vista

Giungono da Microsoft numeri che dipingono lo stato di sicurezza di Windows Vista a 6 mesi dall'esordio sul mercato. Meno le vulnerabilità emerse rispetto al passato, maggiore il numero dei bug non risolti, ma promettente il raffronto con la concorrenza
Giungono da Microsoft numeri che dipingono lo stato di sicurezza di Windows Vista a 6 mesi dall'esordio sul mercato. Meno le vulnerabilità emerse rispetto al passato, maggiore il numero dei bug non risolti, ma promettente il raffronto con la concorrenza
Microsoft fa cerchio attorno a Vista

«Sicurezza» è la parola d’ordine attorno a cui è stato pensato, programmato, sviluppato e promosso Windows Vista. «Sicurezza» è il punto sul quale il gruppo ha eretto l’immagine del nuovo sistema operativo ed è altresì il punto sul quale la concorrenza intera ha cercato di demistificare l’importanza dell’aggiornamento. In questo contesto il Service Pack 1 è diventato l’appuntamento da molti atteso prima dell’upgrade, ma da Redmond non si perde occasione per dimostrare numeri alla mano come Windows Vista sia a tutti gli effetti più sicuro rispetto alla concorrenza, così da costruire sul vecchio tallone d’Achille un elemento di forza.

I nuovi numeri, destinati a ricevere interpretazioni e chiavi di lettura differenti, partono dalle vulnerabilità lasciate irrisolte a 6 mesi dal rilascio sul mercato. Jeff Jones, responsabile per le strategie di sicurezza Microsoft, segnala come Vista abbia uno score di 12/27 (12 bug risolti sui 27 scoperti), mentre XP restituì a suo tempo un responso pari a 36/39: meno problemi per Vista, dunque, ma più situazioni lasciate in sospeso (la gran parte delle quali, però, a bassa pericolosità).

Il sistema di confronto tra vari sistemi operativi è dai più etichettato come poco attendibile a causa di differenze intrinseche che, a seconda dell’interesse di parte che si impone, può includere o escludere componenti esterne al sistema operativo in sè. Un raffronto basilare operato escludendo tutte le componenti di produzione esterna è proposto nelle stesse ore da Feliciano Intini sul suo Security Blog. Tutto parte da uno schema basato sui dati statistici dei primi 6 mesi dei vari sistemi operativi confrontati:

Raffronto tra sistemi operativi

Spiega Intini: «la tabella riportata confronta le vulnerabilità critiche note pubblicamente, distinte in vulnerabilità corrette e non ancora corrette, tra i sistemi operativi Windows Vista, Windows XP, Red Hat Enterprise Linux, Novell SUSE Linux Enterprise Desktop e Mac OS X 10.4 (Tiger), e mostra in modo evidente che Windows Vista è decisamente messo molto meglio sia del suo predecessore, che dei sistemi operativi concorrenti. Mi preme farvi notare il miglioramento dell’analisi in questa versione: la dicitura “reduced” sta ad indicare che per questi sistemi operativi sono stati considerati solo i componenti presenti by-default ed esclusi quelli che non hanno una controparte sui sistemi operativi Windows, in modo da poter operare un confronto più equo».

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